Text/HTML

Call us now
+123 456 7890
09/10/2002

VERSO LA CONFERENZA DELLE AREE PROTETTE: IL SEMINARIO DI PORTONOVO

“I Parchi non sono isole staccate da tutto il resto – ha detto l’Assessore regionale Roberto Ottaviani, concludendo a Portonovo l’ultimo dei seminari promossi da Regione e Coordinamento parchi marchigiani verso la Conferenza nazionale delle aree protette di fine settimana -. Ci siamo accorti in questo percorso verso la Conferenza di Torino, all’inizio pensato per un confronto fra pochi ‘specialisti’, che la grande partecipazione del mondo socio-economico e istituzionale marchigiano ha trasformato l’iniziativa in una vera concertazione globale: una chiara dimostrazione di sensibilità alla trasversalità del problema ambiente su tutte le tematiche. Ma non illudiamoci, in questa fase delicata la chiusura di un ospedale pesa sull’immaginario collettivo ben più del problema parchi.” Con ciò Ottaviani ha spiegato le difficoltà della situazione: “La Giunta sta seguendo a fondo il problema come dimostra il recente DPEF regionale e non é vero né giusto pensare che le risorse a disposizione siano carenti. Fra fondi regionali, europei, statali, programmi comunitari rivolti alle aree in difficoltà e della montagna il settore può operare bene, dipende da come si gestisce a livello specifico ogni area.” Il chiarimento è venuto alla fine di un dibattito intenso dove non sono mancate le sollecitazioni alla Regione a non diminuire le risorse. Ma soprattutto non sono mancate le critiche e le preoccupazioni sulla legge finanziaria nazionale. I tagli a Regioni e Enti locali minori incideranno sui settori ‘nuovi’ come l’ambiente che, sempre nell’immaginario popolare, interessano meno di emergenze come quella sanitaria, ad esempio, che influisce sul bilancio regionale per quasi il 60-70%. In relazione alla posizione delle Marche verso Torino, tutti d’accordo a un documento unico concordato con le Regioni più avanzate. E’ forte l’unità progettuale emersa “che va sviluppata e approfondita dopo Torino – ha detto Mariano Guzzini, Coordinatore regionale dei Parchi -, per preparare un evento altrettanto importante: la Conferenza regionale prevista, forse, nell’ambito di Parco Produce ad Ancona. Nel frattempo non serve sbandierare primati o primogeniture marchigiane perché c’è tanto da fare e da modificare anche nelle Marche che, in ogni caso, si stanno dimostrando fertile di idee e iniziative. Come nel caso dei due grandi progetti nazionali nati proprio dalle Marche e dai marchigiani – APE e CIP dei quali si è molto parlato - per una rete e una filiera dei Parchi.” Matteo Fusilli, Presidente nazionale di FederParchi ha accusato il Ministero di presentarsi a Torino senza un documento preparatorio e senza idee da porre in discussione, provocando anche spaccature fra le Regioni a diversa maggioranza politica: Parchi che chiudono – vedi Lombardia -, si riparla di caccia in alcuni altri, ecc.. Le critiche al Governo sui tagli in finanziaria, comunque, sembrano accomunare tutte le Regioni e ciò significa che l’Ambiente non é un argomento marginale. L’istituzione di parchi regionali, la L. 394, hanno cambiato la situazione: oggi le aree protette sono piene di esperienze, risorse umane e progetti. “l’unica alternativa vera allo sviluppo distruttivo – sostiene Fusilli – .” Aree protette come laboratorio per lo sviluppo sostenibile, quindi. Ma c’è un impegno da mantenere: debbono essere coinvolte le comunità locali: la sentinella migliore del territorio. Secondo tutti gli intervenuti – il Sindaco di Ancona, Fabio Sturani, il Presidente e l’Assessore della Provincia di Ancona, Enzo Giancarli e Patrizia Casagrande, il Presidente regionale WWF, Andrea Dignani, il Responsabile di Legambiente, Fabio Renzi – questa regione al plurale può fare e sta facendo sistema. Bisogna incentivare una concreta rete regionale e sovraregionale che investa dalla promozione alla ricerca. Alla ricerca Ottaviani ha dedicato un inciso, sottolineando l’importanza di studi, come quello del professor Boitani su Ape, che hanno aiutato molto a capire su come fare rete. Su tale concetto FederParchi ha avanzato la proposta di una struttura nazionale che integri e coordini la comunicazione e le iniziative dei Parchi spesso ignari gli uni degli altri. (fb)