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01/10/2002

25 GIOVANI ITALO-ARGENTINI SI FORMANO NELLE MARCHE. IL PROGETTO FINANZIATO DALLA REGIONE IN COLLABORAZIONE CON L’ISTITUTO ITALO-LATINO AMERICANO.

“Le Marche non sono più quelle che hanno conosciuto i vostri genitori e parenti quando sono emigrati in Argentina, sono molto cambiate e cresciute e siamo contenti di potervi aiutare.” Con queste parole il presidente della giunta Vito D’Ambrosio ha dato il benvenuto dell’esecutivo – presenti anche gli assessori Lidio Rocchi e Marcello Secchiaroli - al gruppo di giovani italo-argentini che iniziano un percorso formativo nelle Marche. D’Ambrosio ha sottolineato che l’iniziativa è anche una manifestazione di solidarietà verso l’Argentina che sta attraversando un difficile momento. I 25 giovani vengono dalle zone dove è più presente la componente di origine marchigiana – Buenos Aires, Mendoza, Mar del Plata, Rosario, Cordoba, Santa Fè – , componente che ha partecipato in maniera importante alla costruzione dell’Argentina. L’iniziativa, la prima del genere in Italia, nasce da una collaborazione tra Regione Marche e Istituto Italo-Latino Americano- IILA, che hanno messo a punto un Progetto di formazione-tirocinio. Per alcuni di questi ragazzi, 15 per l’esattezza, si profila un inserimento lavorativo anche stabile: in questo caso si è seguito il criterio dell’incontro tra la domanda marchigiana (le imprese hanno segnalato il loro fabbisogno) e l’offerta argentina, individuando quei giovani che avevano i requisiti richiesti. Altri 10 ragazzi saranno impegnati su un altro fronte, più legato a mettere le basi di un rapporto tra le due realtà: 5 infatti verificheranno la fattibilità di progetti che loro stessi hanno messo a punto (ad esempio uno riguarda lo scambio di tecnologie e informazioni tra ditte produttrici di vino biologico) e altri 5 invece sono orientati alla collaborazione con organizzazioni del terzo settore marchigiano e argentino. Molti i presenti all’iniziativa di stamattina, oltre ai giovani, anche i sindaci di alcuni comuni gemellati con municipalità argentine, organizzazioni sia italiane che argentine che si occupano di emigrazione e associazioni di categoria, che hanno dato la loro disponibilità a favorire l’inserimento di manodopera nelle imprese locali. Tra gli altri, hanno preso la parola il vice-presidente dell’IILA Enrico Ferroni Carli, che ha sottolineato la portata del progetto che – ha detto – “è una forma di aiuto, non immediata, ma che apre prospettive future” e anche l’addetto commerciale dell’Ambasciata Argentina, Jorge Ireba, che ha voluto ricordare che l’Italia e la Spagna, sono i due Paesi che più sono vicini all’Argentina in questo periodo tanto difficile. (e.r.)