Text/HTML

Call us now
+123 456 7890
09/08/2002

PREVENZIONE DELL'INQUINAMENTO INDUSTRIALE, NUOVA AUTORIZZAZIONE

Un’unica autorizzazione, in sostituzione dei vari permessi attuali. Una concessione “globale”, che tiene conto di tutti i comparti potenzialmente inquinanti del ciclo produttivo industriale, in modo da evitare, ad esempio, che il contenimento di un’emissione si ripercuota negativamente su altri settori. L’obiettivo è quello di favorire l’adozione delle migliori tecnologie, in grado di ridurre, contemporaneamente, l’inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo. Evitando l’effetto della “coperta corta”: cioè l’affrontare i singoli problemi, senza riuscire a delineare una strategia complessiva di contenimento dell’inquinamento prodotto dalle attività industriali. Le Marche sono tra le prime regioni italiane a percorrere questa strada, recependo le nuove indicazioni, europee e nazionali, di “prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento” (IPPC). Su proposta dell’assessore all’Ambiente, Roberto Ottaviani, la Giunta regionale ha approvato il calendario delle scadenze per la presentazione delle domande, da parte dei gestori degli impianti esistenti, la cui attività rientra tra quelle indicate nel decreto legislativo 372/99 (attività energetiche, produzione e trasformazione dei metalli, prodotti minerari, industrie chimiche e impianti chimici, gestione dei rifiuti…). Contestualmente ha stabilito la modulistica per ottenere le autorizzazioni. “Gli stampati predisposti – sottolinea l’assessore Ottaviani – sono il frutto di un lavoro durato un paio d’anni e realizzato da un gruppo interregionale, al quale hanno partecipato anche i funzionari della Regione Marche. Capovolgono la logica di acquisizione delle informazioni, in particolare di quelle indispensabili per avere un quadro complessivo delle fonti inquinanti di un’impresa industriale o di un’attività lavorativa. Oggi è possibile ottenere agevolmente, attraverso i nuovi tabulati, i dati necessari a contrastare i pericoli ambientali dovuti ai cicli produttivi aziendali”. Le nuove normative emanate disciplinano sia il rilascio, il rinnovo e il riesame dell’Autorizzazione integrata ambientale (Aia) degli impianti esistenti - per la riduzione delle emissioni nell’aria, acqua, suolo e del rumore - che le modalità di esercizio degli stessi impianti. Un singolo atto amministrativo, con il quale si attesta la capacità aziendale di evitare “fenomeni significativi di inquinamento”. Di ridurre la produzione dei rifiuti, favorendo il riciclo interno. Di sfruttare razionalmente le fonti energetiche. Di saper prevenire incidenti, durante la gestione dell’impianto. Di poter provvedere all’eventuale bonifica, in caso di dismissione dell’attività o di emergenze. I gestori degli impianti devono presentare le domande di autorizzazione, alla Regione Marche, dal 1 gennaio 2003 al 28 febbraio 2004. I “nulla osta” vengono rilasciati entro il 30 ottobre 2004, con adeguamento alle eventuali prescrizioni – da parte delle industrie – entro il 30 ottobre 2007. L’autorizzazione viene concessa dal Dipartimento Territorio e Ambiente della Regione, mentre le funzioni tecniche e amministrative sono svolte dal Servizio Tutela e Risanamento Ambientale, sempre della Regione Marche