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07/08/2002

Si contano i danni da maltempo, sopralluoghi della Regione nelle zone colpite. A Mergo e Rosora perdite vicino alla totalità della produzione di Vini DOC. D’AMBROSIO: “CHIEDEREMO AL GOVERNO IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO DI CALAMITÀ NATURALE”

“Stiamo valutando tutte le azioni possibili da assumere presso il Governo, ma prima di tutto chiederemo di allargare il riconoscimento dello stato di calamità naturale anche alle Marche, secondo quanto previsto dalla legge 185/92 .“ E’ la dichiarazione del presidente della giunta regionale Vito D’Ambrosio dopo aver ricevuto le “brutte notizie” dai tecnici del Servizio Agricoltura sui danni provocati dal maltempo alle colture agricole. Già nella giornata di ieri diversi tecnici regionali, anche della Protezione civile, sono stati allertati ed hanno raggiunto le zone maggiormente colpite dall’ondata di maltempo, per valutare la situazione e i danni causati. E anche stamattina sono proseguiti i sopralluoghi di quattro tecnici del Servizio Decentrato Agricoltura di Ancona , di Macerata e di due del Servizio Protezione civile che per ora ha ricevuto tre segnalazioni ufficiali da altrettanti comuni tra lo jesino e il fabrianese. Dalle prime ricognizioni i danni appaiono ingenti alle colture vinicole nelle zone della Vallesina, ma si sono registrati gli effetti del maltempo, seppure di minore entità, anche nel maceratese e nell’ascolano. “La situazione è grave purtroppo in quelle zone dove l’economia agricola è basata prevalentemente sulla produzione vinicola – ha spiegato l’assessore all’Agricoltura Luciano Agostini - quindi oltre ad esprimere la solidarietà della Regione alle imprese agricole che hanno subito forti danni, vorrei anche rassicurare gli imprenditori che faremo tutto quanto è nelle nostre possibilità per garantire le dovute provvidenze e gli indennizzi per una perdita di produzione che tocca una coltura vinicola di pregio delle Marche, nel cuore della produzione del Verdicchio dei Castelli di Jesi.” “In alcuni casi i vigneti sono completamente defogliati a causa della grandine ed appaiono come in inverno”, ha riferito un tecnico del servizio decentrato di Ancona. E sono proprio quelli per la produzione di Vini DOC che hanno subito i danni più gravi, sia rispetto alla quantità che alla qualità. L’epicentro del fenomeno è situato nei Comuni di Mergo e Rosora, dove pertanto i danni sono stati calcolati prossimi alla totalità della produzione. Minori , invece, in altre zone limitrofe come Maiolati, Poggio S Marcello, Castelplanio. Anche Jesi è stata colpita nell’area nord-ovest ,così come Arcevia nel versante sud-est. “In questo momento, ha proseguito Agostini, la Regione sta delineando una mappatura completa della zona danneggiata. Poi ci attiveremo subito presso il Governo chiedendo anche un decreto applicativo della legge 185 per snellire le procedure di risarcimento. Non è più possibile aspettare minimo due anni per avere le provvidenze…” Intanto il Servizio regionale di Protezione Civile, sulla base del monitoraggio meteorologico, non ha sciolto lo stato di allerta e i tecnici proseguiranno anche domani la ricognizione dei danni ai beni e alle cose soprattutto nei dintorni di Ancona. (ad’e)