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06/08/2002

VACCINAZIONI ANTINFLUENZALE E ANTIPNEUMOCOCCICA 2002/03: DIRETTIVE REGIONALI

L’obiettivo è contrastare l’influenza - immunizzando il 75% della popolazione anziana marchigiana - e le infezioni pneumococciche - proteggendo almeno il 50% delle persone a rischio di polmonite e meningite - secondo le indicazioni nazionali. Un traguardo che la Regione vuole conseguire con le vaccinazioni che saranno effettuate nel 2002/03. Un intervento necessario per tutelare la salute dei cittadini e per consolidare un primato che le Marche possono vantare: con 16,3 persone vaccinate ogni 100 abitanti – contro una media nazionale del 12,1 – sono tra le prime realtà italiane per “copertura” antinfluenzale. In sei anni (dal 1996 al 2001) la prevenzione immunologica degli anziani marchigiani è cresciuta dal 35,59 al 59,85%. L’assessore regionale alla Sanità, Augusto Melappioni, ha inviato - alle Aziende sanitarie locali e ai responsabili dei Servizi igiene e sanità pubblica - le direttive necessarie per pianificare la campagna di profilassi alle malattie, a partire dai prossimi mesi autunnali. Nel frattempo la Regione ha comunicato la composizione del vaccino antinfluenzale: un trivalente contro i ceppi A/Mosca, A/Nuova Caledonia, B/Hong Kong. L’influenza, in particolare, rappresenta ancora, in Italia, la terza causa di morte per “patologia infettiva”, preceduta soltanto da Aids e tubercolosi. Colpisce tra il 5 e il 30% della popolazione, con ripercussioni negative sull’attività lavorativa e sulla funzionalità dei servizi pubblici. Stessa virulenza viene riconosciuta alla polmonite, tra le principali cause di mortalità infettiva. Si stima che in Europa l’1% degli anziani viene tuttora ricoverato per questa malattia. A rischio, soprattutto, sono alcune categorie di persone: anziani (età superiore a 65 anni), giovani e adulti affetti da particolari patologie (croniche debilitanti, congenite con carenza di anticorpi), addetti ai servizi pubblici, familiari di ammalati, bambini reumatici, coloro che hanno già sofferto di polmonite. “Le Aziende sanitarie locali – scrive l’assessore Melappioni nelle indicazioni operative impartite – possono avvalersi della collaborazione dei medici di medicina generale. L’elenco di quanti si renderanno disponibili dovrà integrare quello delle strutture pubbliche dove viene eseguita la vaccinazione”. Aziende e medici vengono invitati a verificare anche “la copertura antitetanica e a somministrare l’antipneumococcica” alle persone più esposte al contagio delle due patologie durante la campagna di vaccinazione antinfluenzale. L’ultima stagione ha registrato, in Italia, il picco influenzale nella quinta settimana del 2002. L’incidenza totale è stata di 8,7 casi per mille assistiti (contro i precedenti 11,9 e 5,5). La fascia di età maggiormente colpita è stata quella tra 0 e 14 anni (con 27,5 casi, sempre su mille assistiti), mentre nelle persone con più di 65 anni l’incidenza è stata, complessivamente, “molto bassa” (2,7 casi), grazie ai crescenti livelli di prevenzione vaccinale. La fascia di età 15-64 anni, invece, ha avuto 6,7 “segnalazioni”. Nelle Marche, su una popolazione anziana di 332 mila persone, sono stati vaccinati 198.864 ultra sessantaquattrenni. Sono state acquistate 267.185 dosi antinfluenzali, somministrate a 255.520 cittadini, secondo queste altre fasce d’età: 0-36 mesi (113), 3-12 anni (978), 13-50 anni (18.808), 51-64 anni (36.757). Complessivamente, è stata vaccinato il 59,85% della popolazione anziana: il 51,38% presso i medici di medicina generale e l’8,47% presso le Asl. Le Aziende più virtuose sono state quelle di Urbino (68,57%), Fano (60,45%), Senigallia (64,33%), Jesi (60,31%), Fabriano (60,18%) Macerata (60,61%), San Benedetto (63,1%), Ascoli (70,99%).