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01/08/2002

INFORMAZIONE ED EDUCAZIONE AMBIENTALE, ACCORDO DI PROGRAMMA

Regione Marche e ministero dell’Ambiente hanno siglato oggi, a Roma, l’Accordo di programma su “Informazione, formazione ed educazione ambientale” (Infea). Il documento è stato firmato dal dirigente del servizio Ambiente, arch. Antonio Minetti. L’intesa impegna Regione e ministero nella promozione di uno sviluppo sostenibile attraverso l’attuazione di iniziative che si svolgeranno nell’arco del biennio 2002/03. Iniziative indicate nel Programma regionale, approvato dalla Giunta due mesi fa, sulla base delle indicazioni impartite dalla Conferenza “Stato – Regioni”. Il piano prevede una spesa complessiva di 2 milioni e 237 mila euro: più di un milione a carico del bilancio regionale, 609 mila dello Stato e altrettanti resi disponibili dai privati che collaboreranno all’attuazione dell’accordo. “Il programma degli interventi - sottolinea l’assessore all’Ambiente, Roberto Ottaviani – è finalizzato al rafforzamento delle politiche di sviluppo sostenibile, di informazione ed educazione ambientale, in stretto collegamento con le analoghe attività promosse a livello centrale. Le Marche partono da una situazione consolidata. I precedenti Programmi regionali di educazione ambientale hanno sviluppato una coscienza ecologica dei cittadini, in particolare dei giovani, attraverso i Centri di educazione ambientale, il coinvolgimento delle scuole, l’attività di comunicazione istituzionale dell’assessorato. Oggi si tratta di mettere in rete tutte queste esperienze, guidando la comunità marchigiana verso forme di sviluppo sostenibile, con una maggiore accentuazione della irreversibilità delle scelte ecologiche. La stessa Unione europea, nei suoi documenti di programmazione, richiama la necessità di radicare questo cambiamento di mentalità negli stili di vita e nei consumo, nella consapevolezza che ogni scelta individuale ha comunque una ricaduta sull’equilibrio dell’ambiente a livello mondiale. È oramai chiaro che la promozione di uno sviluppo compatibile può essere conseguita attraverso un’azione congiunta tra i vari soggetti, pubblici e privati, che operano sul territorio. Una consapevolezza che abbiamo recepito nel nostro programma, sostenuti anche dal ministro dell’Ambiente”. Il documento rileva la necessità di riorganizzare l’attuale sistema di educazione ambientale, troppo parcellizzato localmente, adottando un modello integrato con il livello nazionale e più coerente con le indicazioni impartite dalla Conferenza “Stato – Regioni”. È prevista una struttura a rete, costituita da un coordinamento regionale, da “nodi” territoriali e da Centri di esperienza, distribuiti – localmente – secondo le peculiarità ambientali esistenti nelle Marche.