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29/07/2002

TURISMO E RIFORMA COSTITUZIONALE

Valorizzazione del ruolo Regioni e nuovi criteri di riparto dei fondi statali destinati al turismo. È quanto chiedono al Governo centrale le amministrazioni regionali, che hanno inviato ai ministri Antonio Marzano (Attività Produttive), Giulio Tremonti (Economia) e Roberto Maroni (Lavoro), un documento sulla riorganizzazione del settore turistico, a seguito delle modifiche costituzionali introdotte dal nuovo Titolo V. “Gli assessori al Turismo delle Regioni e delle Province autonome – comunica l’assessore regionale Lidio Rocchi – si sono riuniti a Roma per rivendicare la completa competenza della materia, in uno spirito di leale collaborazione e di pari dignità con lo Stato, a cui riconoscono la tutela degli interessi generali del Paese. Il documento inviato al Governo ribadisce le posizioni delle autonomie locali, in questa delicata fase di riordino istituzionale, contraddistinta dalla convivenza di normative non in linea con la nuova legge costituzionale, soprattutto per quanto riguarda i finanziamenti a favore del comparto”. Le richieste delle Regioni al Governo sono chiare: “Le norme che regolano i finanziamenti statali a favore del turismo – spiega Rocchi – costituiscono un quadro non omogeneo e, quindi, non funzionale alla gestione delle risorse. Per ovviare a questi inconvenienti, chiediamo che i fondi statali destinati al comparto (leggi 135/01, 226/97 e 448/92) siano assegnati alle Regioni e alle Province autonome con il solo vincolo dell’utilizzo per le finalità di miglioramento dello sviluppo dell’offerta turistica, con criteri stabiliti dalla Conferenza Stato – Regioni. Ulteriori ritardi rischiano di danneggiare pesantemente uno dei settori economici più rilevanti dell’economia nazionale e di numerose realtà territoriali”. Le Regioni, inoltre, chiedono al Governo che la riforma dell’Enit (Ente nazionale per il turismo) valorizzi il loro ruolo e che vengano coinvolte nel dibattito sulla riforma del ministero degli Esteri e degli istituti di internazionalizzazione (Ice). Riforma che non può penalizzare l’Enit, “il cui scopo non è quello di commercializzare prodotti italiani all’estero, ma di attirare turisti stranieri in Italia”. Il rilancio del turismo, concludono le Regioni nel loro documento, necessità, inoltre, di una serie di interventi, tra i quali: un regime Iva più favorevole, la detraibilità delle spese per l’organizzazione di meeting e congressi, la revisione del costo del lavoro, la possibilità di usufruire della cassa integrazione e l’estensione degli ammortizzatori sociali al comparto.