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29/07/2002

OBBLIGO FORMATIVO: DEFINITI I CRITERI DI INDIRIZZO

La Giunta regionale ha approvato i criteri di indirizzo relativi all’obbligo di frequenza delle attività formative fino al diciottesimo anno di età. La delibera - adottata su proposta dell’assessore al Lavoro e alla Formazione, Marcello Secchiaroli - prevede la costituzione di un Comitato tecnico composto dai rappresentanti di tutti i soggetti interessati. Il Comitato avrà il compito di garantire le linee di indirizzo elaborate dalla Giunta e individuare le modalità e le condizioni per l’adempimento dell’obbligo formativo: mappatura dell’offerta formativa sul territorio, sperimentazione di una scheda per la valutazione degli allievi, monitoraggio degli esiti occupazionali, realizzazione di percorsi di aggiornamento e di formazione. Le amministrazioni provinciali dovranno uniformare la propria attività di programmazione e gestione delle attività formative alle linee di indirizzo concordate con la Regione. Dovrà essere, inoltre, avviata la costituzione dell’Anagrafe regionale dei giovani in obbligo formativo che hanno assolto l’obbligo scolastico, con la realizzazione di una banca dati. L’Anagrafe consentirà di migliorare lo scambio di informazioni tra i centri dell’impiego decentrati, gli assessorati provinciali alla formazione professionale, le agenzie formative accreditate e le istituzioni scolastiche. Al fine di stabilire un’efficace interazione tra istruzione e formazione professionale, la delibera individua nel 1° ottobre la data di inizio dei percorsi formativi. Infine, in attesa del rilascio del libretto formativo, sarà utilizzata, in via sperimentale, un’apposita scheda di valutazione degli allievi. Introdotto nell’anno 1999-2000, l’obbligo formativo fino a diciotto anni può essere assolto per legge con l’inserimento in percorsi anche integrati di istruzione e formazione; in particolare, nel sistema dell’istruzione scolastica, in quello della formazione professionale di competenza regionale e nell’esercizio dell’apprendistato. I progetti formativi, elaborati in base alle esigenze individuali e alle caratteristiche dei diretti interessati, hanno lo scopo di favorire l’inserimento lavorativo dei giovani e le condizioni ne rendano effettivo l’esercizio. La programmazione triennale dei finanziamenti ministeriali e comunitari consente l’espletamento degli obblighi previsti dalla legge 144 del ’99 sull’obbligo, garantendo la sistematicità e la continuità dell’offerta formativa.