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17/07/2002

APPROVATI I CRITERI E GLI INDIRIZZI PER LA VALUTAZIONE D’IMPATTO AMBIENTALE DEGLI IMPIANTI EOLICI. MISURE CAUTELATIVE PER L’AVVIO SPERIMENTALE

Lo sviluppo della produzione energetica mediante lo sfruttamento del vento, l’energia eolica, ha fatto un passo in avanti con l’approvazione da parte della Giunta dei criteri e degli indirizzi per la valutazione d’impatto ambientale, la cosiddetta VIA. Sono misure cautelative che consentono lo sviluppo in via sperimentale delle fonti rinnovabili, in attesa del Piano energetico ambientale. Il documento, sintesi di un ampio lavoro preordinato dalla Regione con l’ausilio di più esperti, crea un quadro certo e semplice per armonizzare e snellire le procedure, operando in accordo con i soggetti che hanno competenza per le autorizzazioni. Gli indirizzi saranno applicati anche ai procedimenti già avviati per i progetti presentati in massima parte nella provincia di Macerata. La priorità più rilevante è realizzare impianti le cui potenzialità siano commisurate alle esigenze del territorio in termini di bisogni energetici e riduzione dell’impatto, attraverso il coinvolgimento degli enti locali. “In sostanza – ha commentato l’assessore all’Ambiente Roberto Ottaviani – riteniamo che l’uso dell’eolico, la fonte rinnovabile di energia pulita più interessante per l’ambiente e il riequilibrio energetico regionale, non sia rinviabile, anche in relazione agli accordi di Kyoto sulla riduzione dell’effetto serra. Al tempo stesso vanno precostituite le condizioni di tutela del territorio e soprattutto del paesaggio, sul quale l’impatto di tralicci e torri sarebbe evidente.” In linea con le attuali direttive nazionali e l’intesa di Torino fra la Regioni firmata dal Presidente Vito D’Ambrosio, la Giunta ha fissato i limiti di energia alternativa da produrre: il 2% del fabbisogno regionale di energia elettrica. Limiti che potranno variare sulla base dei riscontri verificabili con la sperimentazione sull’effettiva utilità produttiva dell’eolico e sul reale impatto, ma anche in relazione alle direttive statali e al Piano energetico regionale in via di predisposizione. Altro requisito importante è la condizione minima di ventosità che i progetti devono raggiungere: almeno 300 giorni annui di vento superiore ai 6 metri al secondo, monitorati in anticipo per un periodo di due anni. La delibera di Giunta tratta tutti gli aspetti giuridico-amministrativi, tecnico-scientifici e paesistico-ambientali per la messa in opera degli impianti. Una particolare attenzione é data alla localizzazione per la quale è giudicata inopportuna la scelta di zone della ‘rete natura 2000’ (parchi e riserve) e si sconsigliano siti troppo visibili da centri e nuclei storici. Al contrario verrà privilegiato l’insediamento in aree già ‘antropizzate’ dove siano presenti ripetitori, antenne ecc.. La concessione della VIA non è esaustiva per la realizzazione degli impianti. I progetti passeranno al vaglio di autorità e enti locali per la concessione edilizia o il nullaosta per le servitù militari, la sicurezza del volo a bassa quota e per altri pareri previsti per legge qualora i siti siano sottoposti a particolari vincoli. Accanto a questi aspetti la delibera dà grande rilievo a requisiti che garantiscano la tutela floro-faunistica e la mitigazione dell’impatto acustico ed elettromagnetico. (fb)