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18/07/2002

LE PRIME OSSERVAZIONI DEL MONDO DELLA PRODUZIONE

Nella riunione promossa dalla giunta regionale per illustrare i contenuti della proposta di legge che riorganizza la sanità delle Marche, i rappresentanti delle Associazioni del mondo della produzione hanno espresso le prime osservazioni. Il confronto si è aperto dopo l’intervento del vice presidente Gian Mario Spacca, che ha richiamato ragioni e scelte alla base dell’importante atto. “Al governo regionale – ha affermato Spacca - la scelta della ASL unica è sembrata la più appropriata per conseguire gli obiettivi della riqualificazione dei servizi e del risanamento finanziario. Il progetto di legge è la prima parte di un disegno organico che sarà completato entro settembre con la presentazione della riorganizzazione dei servizi sanitari.” Spacca ha poi aggiunto che il modello dell’ASL unica rispetto a quello basato su 4 aziende permette di ottenere maggiori risparmi (+ 20%). Complessivamente 30 milioni di Euro in due anni. La nuova articolazione organizzativa accorpa, inoltre, tutti i cosiddetti servizi indifferenziati (o di supporto), tipicamente di natura amministrativa. Quelli più propriamente sanitari, saranno gestiti dalle zone nel quadro della programmazione e delle direttive regionali. Il vice presidente della giunta ha illustrato l’architettura dell’intero modello mettendo in evidenza, tra le altre, le novità sul piano della partecipazione (Conferenza regionale e Conferenze zonali dei sindaci e dei rappresentanti delle formazioni sociali). Il responsabile del Centro studi di Confindustria Marche, Giovanni Saronne e il direttore dell’organizzazione Giorgio Catucci, hanno osservato che da una prima lettura del testo emergono molti livelli di consultazione ai quali si aggiungono, in alcuni casi, espressioni di pareri; tali previsioni non debbono comportare allungamento di tempi o essere causa di maggiori costi. I due dirigenti dell’Associazione degli imprenditori hanno inoltre chiesto di conoscere meglio il legame tra il progetto di riorganizzazione e il rientro finanziario. Altro aspetto sollevato è quello del controllo di gestione che – è stato chiarito – è di competenza dell’Agenzia sanitaria regionale. Giorgio Cippitelli di Confartigianato Marche ha affermato che sarebbe stato meglio, per l’organicità della scelte e per i risultati che ci si attendono, se la manovra fiscale, la riorganizzazione amministrativa già varata e la rimodulazione dei servizi sanitari prevista per settembre fossero state assunte contemporaneamente. Il federalismo fiscale deve essere più chiaro sulle responsabilità: le Regioni, ad esempio, in campo sanitario, sono chiamate a ripianare deficit la cui entità è il frutto di scelte compiute a livello nazionale. Basti pensare ai contratti del personale sanitario e alla farmaceutica. Per Cippitelli, infine, occorrerebbe anche riqualificare e rimotivare tutto quel personale, trasferito nel comparto sanitario dalle previdenze e gestioni separate pubbliche e private e finito su un “binario morto”, con nuove conoscenze. Ciò costituirebbe un recupero di produttività. Secondo Emilio Berionni, della CNA, il progetto della Giunta è, nel panorama italiano, un tentativo originale che non ha riscontri. La ragione della sua introduzione sta senz’altro nei possibili risparmi di spesa resi possibili da un livello di gestione ottimale rispetto a quello delle singole attuali Aziende. Berionni ha chiesto comunque tempo per approfondire il testo distribuito dalla Giunta. Nel dibattito è intervenuto anche Palo Perazzoli della Confesercenti il quale ha svolto delle riflessioni sui nuovi meccanismi di partecipazione e di coinvolgimento, dei sindaci e delle Associazioni. Alla riunione hanno preso parte anche gli assessori Lidio Rocchi e Marcello Secchiaroli che, nella sua qualità di responsabile delle politiche sociali, ha rimarcato la forte integrazione tra sociale e sanitario. Abbiamo sviluppato – ha detto – un progetto in cui i bisogni dei territori sono al centro della programmazione regionale.