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15/07/2002

CHE ORA SEGNA L’OROLOGIO DELLA MONTAGNA? L’INCONTRO A FONTE AVELLANA PER LA VERIFICA SULLO SVILUPPO DELLE ZONE MONTANE

Sriptorium Fontis Avellanae presenterà il progetto Codice forestale camaldolese Che ora segna l’orologio della montagna? Nel ‘98 i firmatari della Carta di Fonte Avellana che fissa le regole per trasformare la montagna da area depressa a risorsa e da risorsa a mercato, consegnarono al Priore del monastero l’orologio che segna il tempo della realizzazione degli impegni presi. Nell’anno internazionale della Montagna Regione, Province, Comuni, forze sociali, privati, istituzioni bancarie e Cnel torneranno a incontrarsi venerdì 19 luglio per porre un ulteriore tassello e verificare quanto è stato fatto. All’incontro a Fonte Avellana, al quale parteciperanno il Presidente della Giunta regionale, Vito D’Ambrosio, e gli assessori Luciano Agostini e Roberto Ottaviani, il Collegium ‘Scriptorium Fontis Avallanae’, presieduto da Teodoro Bolognini, presenterà il progetto ‘Il Codice forestale camaldolese’, già all’attenzione degli Stati generali della montagna. La Carta e il Codice si basano sul medesimo principio: lo sviluppo di un rapporto equilibrato fra uomo e natura in termini economico-sociali; sviluppo sostenibile dell’ambiente montano, cioè, basato sulla modernità, ma con il supporto scientifico della certezza delle fonti storiche. All’inizio del precedente millennio i monaci hanno salvato le radici della civiltà trascrivendo i testi classici, così, all’inizio del nuovo millennio, lo stesso posto ospiterà lo studio e la sistemazione delle impostazioni gestionali per lo sviluppo della montagna. Il Codice camaldolese prevede la raccolta del materiale reperibile negli archivi monastici e statali e la sua sistemazione in una banca dati. All’opera parteciperanno esperti in scienze storico-monastiche, forestali, economiche e sociali. Il progetto mira ‘al riequilibrio armonico dell’uomo dando un contributo alla conoscenza storica, alla riflessione ecologica di chi non vede nella Natura un idolo inappellabile (un argomento attuale nelle Marche), alla competenza tecnica di chi lavora per la natura’. La Regione Marche intende promuovere altre occasioni, le più approfondite possibili, per cercare risposte convincenti agli interrogativi che lo sviluppo della Montagna pone. Si inizia con il Codice forestale camaldolese per investigare le radici di una nuova politica delle risorse ambientali. Il lavoro verrà trasferito sul portale www.avellana.org , la biblioteca del terzo millennio, a disposizione di quanti vorranno attingervi o implementare la ricerca. “L’uomo – sostiene il monaco Salvatore Frigerio – deve mettersi all’Ascolto, di sé stesso, della natura e delle sue vocazioni, interpretandosi e interpretandola non solo per la sua tutela, ma per il suo sviluppo coerente e compatibile con la crescita sociale”. (fb)