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11/07/2002

PROVVEDIMENTI NEL PERIODO ESTIVO A FALCONARA PER PREVENIRE LE EMERGENZE OZONO: L’ACCORDO DI PROGRAMMA FRA ENTI LOCALI E API

Sulla base dell’esperienza realizzata nel 2001 per fronteggiare l’emergenza dovuta all’inquinamento dell’aria e al superamento delle concentrazioni d’ozono a Falconara, la Giunta regionale ha approvato lo schema per la gestione degli interventi necessari a governare le eventuali situazioni di crisi nel periodo estivo 2002. L’accordo, proposto dall’Assessore all’Ambiente, Roberto Ottaviani e al quale partecipano la Provincia di Ancona, il Comune di Falconara, l’Arpam e la Raffineria Api, sarà operante fino al 30 settembre e rientra negli impegni presi dalla Regione con il Piano di risanamento della qualità dell’aria del 2001. “Le novità – ha dichiarato Ottaviani – sono due: l’Arpa dell’Emilia fornirà previsioni meteo costanti su quella porzione di territorio che consentiranno di controllare le soglie dell’ozono. Di conseguenza la Regione e soprattutto il Comune di Falconara potranno informare tempestivamente la cittadinanza già nello stato di preallarme. Un notevole passo in avanti che perfeziona quanto già realizzato in passato con risultati positivi e di passare da un’azione di prevenzione ad una vera e propria pianificazione d’intervento alla quale concorrono sia gli Enti che i privati: un tipo di accordo al quale la Regione crede fortemente.” Falconara, com’è noto, insiste in un’area ad alto rischio ambientale dove i maggiori fattori di crisi, a livello atmosferico, sono la presenza della raffineria Api e il traffico d’automezzi. Questi due elementi sono causa dell’incremento del rischio ozono nei mesi più caldi quando l’aumento delle temperature e la rifrazione solare sono maggiori. Per quanto riguarda l’Api l’accordo prevede, per la gestione dell’emergenza, un monitoraggio particolarmente efficace e continuo realizzato dalle quattro stazioni della rete provinciale per produrre dati concordati e certificati. I dati, trasmessi in tempo reale al centro di controllo della Provincia, consentiranno l’attivazione immediata degli interventi per risolvere l’emergenza, qualora anche una sola stazione rilevi condizioni di rischio. A tal fine la Provincia manterrà nello stato di migliore efficienza la strumentazione, i cui dati verranno validati dall’Arpam. Come nel 2001, poi, c’é l’impegno dell’Api a controllare il rilascio di ammoniaca in misura non superiore a 3 milligrammi a metro cubo come concentrazione media mensile. Per ultimo il Comune di Falconara ha predisposto un programma di riduzione e/o deviazione del traffico nel caso di superamento della soglia d’allarme per l’ozono e per le polveri. (fb)