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04/07/2002

"AMBIENTICOLTURA", TRE PROGETTI PILOTA NELLE MARCHE

Sensibilizzare la popolazione locale, realizzare interventi di manutenzione forestale, prevenire gli incendi boschivi. Sono gli obiettivi di tre progetti pilota, finanziati dalla Regione Marche con 516 mila euro, su proposta dell’assessore alla Forestazione, Luciano Agostini. Vengono attuati in altrettante zone classificate “a elevato rischio” nella Carta di prevenzione degli incendi, predisposta, lo scorso anno, dal Corpo forestale dello Stato. Le aree scelte sono quelle “delle Cesane” (PU), del fabrianese – tra Serra San Quirico e Cancelli – (AN) e il comprensorio tra il lago di Caccamo e il Monte di Colleluce (MC). Beneficiarie risultano le tre Comunità montane di riferimento: Metauro (Fossombrone), Esino-Frasassi (Fabriano), Monti Azzurri (San Ginesio). I progetti predisposti prevedono una serie, complessa e integrata, di interventi. Hanno una natura sperimentale e acquistano, pertanto, una valenza “pilota” non solo per il territorio regionale. Per questo motivo sono state scelte tre zone montane (una del Nord, una del centro e una del Sud delle Marche) che si segnalano per la loro vastità, per gli eventuali pericoli - alla pubblica incolumità e al patrimonio faunistico e vegetale – in caso di incendi, e per la presenza di boschi demaniali costituiti da conifere. È la prima volta che un’attività del genere viene programmata nelle Marche. La scelta degli interlocutori, le Comunità montane, scaturisce dalla legislazione regionale che riconosce a questi enti competenze nella prevenzione degli incendi boschivi e nella manutenzione ambientale della viabilità forestale. Il periodo individuato per la sperimentazione non è casuale: cade nell’intervallo tra il 1 luglio e il 15 settembre 2002, dichiarato dalla Regione “di grave pericolosità” per gli incendi boschivi. I progetti prevedono, sostanzialmente, l’apertura di cantieri forestali in questa delicata stagione. La prevenzione consiste nell’esecuzione di manutenzioni ambientali su vasta scala, per diminuire la velocità di propagazione delle fiamme e permettere l’accesso, in sicurezza, delle squadre e dei mezzi antincendio. Vengono incentivate anche le attività legate al territorio, in passato condotte regolarmente, e oggi necessarie per fungere da deterrente all’innesco degli incendi. La presenza estiva delle maestranze forestali garantisce un ulteriore effetto preventivo, scoraggiando gli incendi dolosi e colposi che spesso avvengono in queste aree. Se il fuoco attecchisce, gli operai specializzati, già sul posto, sono pronti a intervenire per le operazioni di spegnimento e bonifica dei versanti colpiti. Le manutenzioni, inoltre, aumentano la fruibilità turistica e naturalistica degli spazi recuperati, rendendo gradevole ed esteticamente apprezzabile il loro utilizzo.