Text/HTML

Call us now
+123 456 7890
03/07/2002

LATTE MICROFILTRATO VENDUTO COME “FRESCO”. NETTA OPPOSIZIONE DI AGOSTINI CHE SCRIVE AD ALEMANNO: E’ UN PRODOTTO CHE NON HA PIU’ LE SUE CARATTERISTICHE ORIGINARIE.

L’assessore Luciano Agostini ha inviato una lettera al Ministro dell’Agricoltura Giovanni Alemanno, chiedendo che venga rivisto il provvedimento recentemente assunto, che consente la commercializzazione del latte microfiltrato con la dizione “latte microfiltrato fresco”. Per microfiltratura si intende un particolare processo, che consente di utilizzare un latte che può avere fino a 8-10 giorni, lavorarlo e, con un filtro estremamente stretto, dividere la parte grassa, per poi, riaggiungerla, dopo un procedimento termico. Una lavorazione, che consente di eliminare la carica batterica che si forma dopo un certo periodo, assicurando così una vita più lunga al prodotto. Agostini sottolinea che ciò è in contrasto con la naturalità del latte, che così finisce non avere niente a che vedere con il prodotto fresco. Le profonde manipolazioni infatti producono una rimozione indifferenziata dei microrganismi, annullando le differenze qualitative originarie del latte, anche se questo risulta ineccepibile sotto il profilo igienico-sanitario. Agostini aggiunge che “il provvedimento fa fare un passo indietro al lavoro iniziato da tempo dalla Regione Marche. “Voglio solo ricordare – dice nella lettera - che da anni abbiamo avviato la certificazione e la tracciabilità della carne bovina, stiamo allargando quell’esperienza e la vogliamo estendere anche ad altri prodotti. Consideriamo questo aspetto un punto assolutamente qualificante nel rapporto con il consumatore, nei confronti del quale è obbligatoria un’informazione corretta per riprendere il rapporto di fiducia.” “Le Marche hanno – sottolinea – una produzione di qualità e proprio su questo aspetto stiamo investendo risorse finanziarie e umane. In una recente riunione del “tavolo verde” abbiamo avuto occasione di parlare del provvedimento ministeriale e, anche se non c’è stata l’unanimità nel dissenso, la preoccupazione è il sentimento che è prevalso.” L’assessore aveva, già nel marzo scorso, scritto ai Ministri Alemanno e Marzano, visto che una circolare del Ministro delle Attività Produttive consentiva la commercializzazione di quel prodotto come “fresco”. (e.r.)