La Giunta regionale ha approvato, su proposta dell’assessore Luciano Agostini, il calendario venatorio per la stagione di caccia 2002-2003.
L’attività ha inizio il 1° settembre e termina il 30 gennaio 2003.
Le specie di selvaggina cacciabili sono le seguenti: tortora, quaglia, allodola (dal 1° settembre al 15 dicembre); gallinella d’acqua, porciglione, codone, marzaiola, mestolone beccaccino, frullino, combattente, ghiandaia, gazza, cornacchia grigia (dal 1° settembre al 15 gennaio); lepre comune, coniglio selvatico, starna, fagiano (dal 1° settembre all’8 dicembre); merlo (dal 15 settembre al 30 dicembre); cesena, tordo bottaccio, tordo sassello, germano reale, folaga, alzavola, canapiglia, fischione, moriglione, moretta, colombaccio, volpe, beccaccia, pavoncella (dal 15 settembre al 30 gennaio); coturnice (dal 2 ottobre al 30 novembre).
La caccia al cinghiale è regolamentata dalla Provincia e può svolgersi in forma individuale e collettiva. Per praticarla è necessario avanzare domanda all’Amministrazione provinciale.
Le specie di selvaggina sopra elencate sono cacciabili nel mese di settembre nei seguenti giorni: domenica 1, sabato 7, domenica 8, domenica 15, mercoledì 18, sabato 21, domenica 22, mercoledì 25, sabato 28 e domenica 29.
Nel periodo che va dal 2 ottobre al 30 di gennaio ogni cacciatore avrà a disposizione 3 giorni per ogni settimana, esclusi martedì e venerdì.
Dal 2 ottobre al 30 novembre la caccia da appostamento alla selvaggina migratoria è consentita per altri due giorni a settimana con esclusione comunque di martedì e venerdì.
Per le specie lepre comune, coniglio selvatico e fagiano, la Giunta regionale valuterà un possibile prolungamento del periodo di caccia in relazione alle condizioni generali delle specie stesse, evidenziate dalle Province. La Giunta, inoltre, potrà vietare la caccia alla starna e alla coturnice, su proposta delle Province interessate, sentiti i Comitati di gestione degli ATC. La Giunta potrà anche anticipare l’apertura della caccia al cinghiale, nel rispetto dell’arco temporale massimo, su proposta delle Province interessate, sempre sentiti i Comitati di gestione degli ATC.
Da sottolineare, infine, che il regolamento di caccia stabilisce anche orari giornalieri diversi da periodo a periodo per l’esercizio venatorio e un numero limitato di capi per alcune specie di selvaggina, stanziale e migratoria, da abbattere da parte di ciascun titolare di licenza.
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