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05/07/2002

LOTTA AGLI INCENDI BOSCHIVI - SPACCA: UNA STRUTTURA OPERATIVA DI COORDINAMENTO ANCHE PER LA PREVENZIONE

Il sistema regionale della protezione civile garantisce la sicurezza dei cittadini con un attento monitoraggio del territorio: così il vice-presidente della giunta Gian Mario Spacca, che ha illustrato oggi gli interventi messi a punto per la lotta agli incendi boschivi. Presso la Regione è allestita una Sala Operativa (S.O.U.P.) che, presidiata 24 ore su 24, funge da coordinamento di tutti gli interlocutori, in particolare Corpo Forestale dello Stato, Vigili del Fuoco e mondo del Volontariato, i cui rappresentanti erano presenti alla conferenza stampa: Maurizio Cattoi (CFS), Giorgio Perozzi (VVF), Gabriella Modigliani Scoponi (Croce Rossa) e Massimo Antognini (ANPAS). E’ una competenza – ha ricordato Spacca – che deriva direttamente dal decentramento delle funzioni previste nel nuovo Titolo V della Costituzione. Il Servizio Protezione Civile opera a stretto contatto con quello della Valorizzazione dei Terreni agricoli e Forestali e, insieme, tengono i rapporti con le altre amministrazioni, in particolare Province e Comunità Montane. Quest’anno, il decreto di grave pericolosità è stato allungato (dal 1 luglio al 19 settembre 2002), visto anche le previsioni di una stagione particolarmente siccitosa con assenza di precipitazioni. SALA OPERATIVA Dopo l’esperienza positiva dell’istituzione della SOUP nel 2001, la struttura è stata potenziata, in termini di risorse umane e mezzi: si avvale di una sofisticata tecnologia - informatica, telematica e cartografica – in grado non solo di intervenire rapidamente in caso di incendi, ma anche di favorire l’opera di prevenzione (si prevedono, ad es., temperature e velocità dei venti, elementi che servono a modulare gli interventi). Questa la presenza che viene assicurata: personale regionale (24 ore), Corpo Forestale dello Stato (18 ore), Vigili del Fuoco (12 ore), Volontariato (secondo le esigenze). Spetta alla sala operativa attivare l’elicottero regionale, che è stato noleggiato per tutto il periodo. E, nel caso fosse necessario un intervento più massiccio, interviene l’aereo della Protezione Civile nazionale. A questo proposito - è stato annunciato da Roberto Oreficini, responsabile della Protezione Civile e della sala operativa – che quanto prima l’aeroporto di Falconara ospiterà tutti i servizi necessari per consentire una base per il canadair, con evidente diminuzione dei tempi di intervento. Inoltre, i vigili del fuoco, dal 13 luglio/10 settembre, e nella fascia oraria h.8-20, saranno presenti con ulteriori cinque squadre formate da sei uomini: una in ogni provincia e una per il Parco del Conero. AVVISTAMENTO Le Amministrazioni provinciali hanno promosso e indirizzato il sistema di avvistamento, sia fisso che mobile, utilizzando anche le strutture di volontariato presenti sul territorio. Quest’anno è aumentata l’organizzazione di quello “mobile”, sulla base di precise valutazioni tecniche. COMUNITA’ MONTANE Organizzano la manutenzione dei boschi e la bonifica delle aree colpite da incendi, utilizzando le cooperative. Inoltre curano il raccordo con il volontariato, che coadiuva l’opera di CFS e VVF. PENE La legge quadro del 2000 sugli incendi boschivi ha modificato il Codice penale, prevedendo per il reato di incendio colposo la reclusione da 1 a 5 anni. Nel caso poi sia possibile dimostrare il dolo la pena prevista va da 4 a 10 anni. Molta importanza riveste l’aspetto della prevenzione e, su questo, il Servizio Valorizzazione Terreni Agricoli e Forestali – ha riferito la dirigente Graziella Gattafoni - ha messo a disposizione, per il 2002, circa 9 miliardi di vecchie lire per progetti di manutenzione e miglioramento delle superfici boscate e un altro miliardo per un progetto sperimentale che prevede interventi specifici anche della popolazione in 3 realtà considerate particolarmente a rischio (nel fabrianese, il tratto che va da Serra San Quirico a Cancelli. Nel maceratese la zona limitrofa al lago di Caccamo. Nel pesarese, l’area delle Cesane). I DATI 2001 L’anno scorso si sono verificati nelle Marche 80 incendi, concentrati nel periodo estivo (20 a luglio e 34 ad agosto) per una superficie di 453 ettari. La più colpita la provincia di Ancona con 270 ettari. Nella classifica delle regioni, le Marche risultano agli ultimi posti per superficie interessata dal fuoco. E’ stato rivolto un appello ai cittadini, che non solo devono tenere un comportamento responsabile evitando tutte quelle azioni che possono provocare incendi, ma anche collaborare per assicurare un intervento tempestivo. A questo proposito i numeri da memorizzare sono: 1515 per l’intervento del Corpo Forestale in caso di intendi, 115 per quello dei Vigili del fuoco e 118 per l’emergenza sanitaria. (e.r.)