“Subito il riparto dei fondi destinati alle Regioni dalla legge quadro sul turismo”. È quanto chiede l’assessore Rocchi al governo nazionale, preoccupato che le somme disponibili “scivolino” tra i residui di bilancio. In pratica, sia ritardato ulteriormente il loro utilizzo.
“Le risorse previste dal fondo di cofinanziamento della legge quadro, la 135/01 – sottolinea Rocchi – seppure insufficienti, rappresentano comunque il primo significativo impegno per sostenere la qualificazione del turismo italiano. Essendo state stanziate nel 2000, se non vengono utilizzate quest’anno, rischiano di decadere definitivamente”.
Un allarme che preoccupa gli assessori regionali e gli operatori di settore, dal momento che la legge di riforma prevedeva sei mesi per l’approvazione delle linee guida di attuazione della normativa e per assegnare le risorse. “È ormai passato più di un anno senza che si sia data realizzazione alla riforma e si sia risposto alle attese del turismo”, ribadisce l’assessore.
“I ritardi del governo non sono più ammissibili. Lo scorso 15 aprile – rivela Rocchi - alle Regioni è giunta una comunicazione del direttore generale del dipartimento Turismo che anticipava la preparazione degli atti ministeriali per il trasferimento dei fondi; una quota pari al 70% dei finanziamenti previsti dalla legge quadro. A tutt’oggi non è pervenuta, alle Regioni, nessuna successiva comunicazione, né, tanto meno, le somme accreditate”.
“Ancora più grave – sottolinea Rocchi – è che non si è neanche provveduto al varo delle linee guida di attuazione della nuova normativa. La loro emanazione determinerebbe la definitiva abrogazione della vecchia legge quadro e la piena riacquisizione, da parte delle Regioni, della potestà legislativa in materia turistica. Risulta, perciò, bloccata, oggi, l’apertura di una nuova stagione legislativa per modernizzare il settore, dalla quale dipende, ad esempio, la nuova ricognizione delle imprese e delle professioni turistiche”.
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