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06/06/2002

CONVEGNO A CINGOLI SULLE ENERGIE RINNOVABILI. L'EOLICO AL CENTRO DELL'ATTENZIONE. SPACCA: NON PUO' ESSERE UN TABU'. OTTAVIANI: STIAMO LAVORANDO AD UN PIANO STRALCIO TENENDO CONTO DEL TERRITORIO.

L’interrogativo del Convegno di Cingoli sulle energie rinnovabili: una opportunità di sviluppo sostenibile nelle aree montane?, non ha trovato una risposta univoca, ma ha ancora una volta sottolineato che il dibattito risente della “forte contraddizione, tra la necessità di tutelare l’ambiente e il paesaggio e quella di assicurare una crescita e uno sviluppo alle aree interne”, anche per “una questione di equità delle popolazioni marchigiane, che è un obiettivo prioritario di questo esecutivo”, ha sottolineato nell’intervento il vice-presidente Gian Mario Spacca, che ha la delega dell’Energia. Spacca ha aggiunto che dobbiamo allinearci alle esigenze poste con il Protocollo di Kyoto, ma anche con gli obiettivi che l’Unione Europea ha dato all’Italia: la produzione del 25% di energia da fonti rinnovabili. Di questo dovrà tener conto il Piano energetico regionale, e, quindi “bisognerà trovare il giusto equilibrio tra l’energia idroelettrica, quella solare, le biomasse e l’eolica, che non può essere considerata un tabù”. Infatti sull’energia eolica si è puntata l’attenzione, perchè sono già stati presentati alla Regione sette progetti e perchè, nelle zone di montagna è utilizzabile la risorsa vento. L’assessore all’Ambiente Roberto Ottaviani, a questo proposito, ha sottolineato che la Regione sta lavorando a “un Piano stralcio sull’eolico, che potrebbe essere pronto prima del Piano energetico generale” e ha detto che comunque i progetti presentati verranno tutti valutati anche se ha sottolineato che “la richiesta degli impianti sembra eccessiva”. Ottaviani ha comunque assicurato che tutte le procedure verranno concertate con i territori interessati, rispettando le vocazione del territorio. Comunque, il documento del “tavolo tecnico” (Regione, Università, rappresentanze istituzioni, categorie e ambientalisti) è già all’ordine del giorno della maggioranza e dell’esecutivo. Sia Spacca che Ottaviani hanno sottolineato che la vera fonte di energia rinnovabile deriva dal “risparmio”, che la Regione sta favorendo, sia per l’edilizia privata e pubblica, che per l’industria, ma che va fatto anche con un’opera di sensibilizzazione. Il Convegno di Cingoli si inserisce in una serie di iniziative dell’UNCEM – ha detto il presidente M. Assunta Paci - visto che l’ONU ha proclamato il 2002 “Anno internazionale della Montagna”, con l’obiettivo di garantirne la promozione e di assicurare uno sviluppo sostenibile. In molti - sia tra gli interventi programmati, che nel corso del dibattito - hanno rimarcato la difficoltà di far convivere con aree paesaggistiche di rilievo gli aerogeneratori (la richiesta è di oltre 300) per la produzione dell’eolico: non solo per il loro l’impatto visivo, ma perchè strutture di questo tipo richiedono una serie di interventi come l’allargamento di strade per far arrivare i materiali e un impiego massiccio di cemento, oltre agli scavi per far passare le tubature. Aspetto messo in risalto soprattutto dall’assessore alla provincia di Macerata Stefano Leoperdi (dei 7 progetti interessati, 6 riguardano proprio Macerata), dal presidente del Parco dei Sibillini, C. Alberto Graziani, e dal Soprintendente Francesco Scoppola, che ha detto che bisogna tener conto anche della valutazione archeologica dell’area interessata. A queste tesi si sono contrapposti altri interventi, in particolare da parte dei rappresentanti dell’ENEA, che oltre a prendere in considerazione altre fonti oltre l’eolico, hanno detto che in alcuni Paesi (come Germania e Spagna) hanno fatto esperienze interessanti, riducendo fortemente il ricorso alle fonti tradizionali. Lo stesso rettore dell’Università di Ancona, Marco Pacetti, ha detto che “bisogna mettersi d’accordo su cosa si vuole. Non si può avere un deficit energetico nella regione che ha toccato l’80%, ridurre le emissioni nell’atmosfera, come dice Kyoto, e dire di “NO” a tutto quello che può risolvere il problema. Oltre al fatto che le risorse come il petrolio non sono infinite.” Insomma un Convegno che ha messo al centro la necessità di una seria programmazione per evitare che “altri la facciano” e per dare un quadro certo entro cui operare. (e.r.)