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23/05/2002

A CAMERINO IL 24 MAGGIO LA PRESENTAZIONE DEL VOLUME SUL PATRIMONIO CULTURALE DANNEGGIATO DAL SISMA: "DALL’EMERGENZA AL PIANO DI RIPRISTINO - IL CASO DELLE MARCHE "

L’esperienza condotta dalla struttura regionale sull’individuazione e il recupero del patrimonio culturale marchigiano danneggiato dal sisma del 97, ha rappresentato, per l’impiego di numerose innovazioni di carattere tecnico, legislativo, amministrativo e scientifico, una condizione straordinaria che si è tradotta in punto di riferimento per eventi futuri, per ricerche e approfondimenti nel settore dei beni culturali in Italia. Un’esperienza unica, dunque, tanto da far parlare di “caso Marche”, raccolta e pubblicata nel volume “Il patrimonio culturale dall’emergenza sismica del 1997 al Piano di ripristino, recupero e restauro”. Il volume sarà presentato Venerdì 24 maggio , alle 9.30, presso la Sala della Muta a Camerino, una scelta non certo casuale per questo appuntamento, sia come capoluogo tra i più colpiti dal sisma, sia per essere uno dei luoghi-simbolo della cultura marchigiana. L’incontro nella sede dell’Università camerte servirà anche a fare il punto sul Piano regionale di recupero, in corso di attuazione. All’iniziativa interverranno il presidente della giunta regionale Vito D’Ambrosio, l’assessore regionale alla Cultura, Maria Cristina Cecchini, il direttore generale dei Beni storico artistici, commissario delegato per il patrimonio artistico e storico, Mario Serio, il Rettore dell’Università degli Studi di Camerino, Ignazio Buti, oltre a numerosi tecnici e amministratori che hanno assicurato il loro contributo all’attuazione del Piano regionale. Curata da Mario Canti e Maria Luisa Polichetti, rispettivamente coordinatore della ricerca e responsabile fino al 2000 del Piano regionale e vice-commissario delegato per gli interventi sul patrimonio artistico-storico , la pubblicazione è stata resa possibile grazie alla collaborazione tra Regione Marche, Ministero per i Beni Culturali e Università di Camerino. Ad introdurre le 320 pagine del volume, i contributi del presidente Vito D’Ambrosio, di Mario Serio e del presidente del Comitato tecnico-scientifico delle Marche , ing. Alberto Cherubini. Le tre presentazioni al volume sono accomunate dalla considerazione che l’intera operazione è stata di grande rilevanza, soprattutto perché si è costruito un nuovo modello organizzativo dell’emergenza per l’individuazione e la messa in sicurezza dei beni, che ha coinvolto vari soggetti istituzionali e tecnici. Una metodologia sperimentale e innovativa che ha consentito di creare una base solida per condizionare la qualità della progettazione e degli interventi di recupero, ripristino e restauro di un patrimonio che permea l’intero territorio regionale. (ad’e)