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13/05/2002

CERTIFICAZIONE AMBIENTALE, FIRMATO IN REGIONE L’ACCORDO DI PROGRAMMA PER IL SETTORE DELLE SUOLE SINTETICHE

Per la prima volta nelle Marche e una delle prime in Italia, le Istituzioni e il mondo dell’industria hanno realizzato un accordo di programma per la certificazione ambientale e il risanamento di un intero comparto produttivo: quello per la produzione delle suole sintetiche (poliuretano, gomma, termo plastica) per calzature. I due Assessori all’Ambiente della Regione e della Provincia di Macerata, Roberto Ottaviani e Stefano Leoperdi, il Presidente della Confindustria maceratese, Franco Gazzani, gli Amministratori di Civitanova, Porto Recanati, Montecosaro, Potenza Picena, Morrovalle e l’Arpam hanno firmato l’intesa presso la sede delle Giunta regionale alla presenza degli organi di informazione. L’industria di produzione delle suole sintetiche si concentra nel Maceratese, nella bassa Valle del Chienti e del Potenza, che forniscono dal 60 all’80% della produzione europea. Le aziende ‘confindustriali’ sono 15 di cui 9 usano il poliuretano, la materia prima alla quale vengono addebitati i maggiori problemi d’inquinamento. La maggior parte di esse hanno dato disponibilità, anche finanziaria, a operare per un’evoluzione organizzativa e tecnologica mirata alla certificazione e al risanamento ambientale, dimostrando una concreta sensibilità. “Nelle Marche l’industria é uno dei maggiori fattori inquinanti – ha detto Ottaviani –, soprattutto in alcune zone. L’influenza del sistema produttivo sull’atmosfera, e anche sugli altri elementi, provoca situazioni che hanno spinto la Regione e gli altri Enti locali ad affrontare il problema con le associazioni d’imprese. Ci sono precedenti riguardanti circostanze ben specifiche, come per la Bassa Vallesina, che stiamo trasferendo ad altri settori difficili. Mi auguro che questo accordo di comparto sia emulato anche dalle altre corporazioni imprenditoriali – all’incontro erano presenti Cgia e Cna – con una strategia di collaborazione con gli Enti locali e l’Arpam, uno strumento importante in mano alle istituzioni. Come importante è la collaborazione il Noe, i Nas e il Corpo forestale dello Stato.” “La crescita industriale è stata senza regole – ha aggiunto Gazzani - mentre oggi ce ne sono troppe. Molte imprese vogliono affrontare il problema e ci hanno sollecitato l’accordo di programma; presto si uniranno le restanti. Un atto significativo anche perché l’investimento organizzativo e tecnologico supererà di molto i 10/12 miliardi di lire. Ma, nel mercato che più interessa avere la certificazione ambientale significa essere competitivi. “ “Anche se il ruolo delle Province é quello del controllo per avere la certezza delle regole, dobbiamo privilegiare il dialogo con le aziende – ha affermato Leoperdi -. Per questo motivo la Provincia di Macerata ha cofinanziato sei progetti per la certificazione ambientale di altrettante imprese.” All’accordo da parte delle istituzioni e della Confindustria è seguito quello dei tecnici che seguiranno il progetto per tutte le entità impegnate. Un progetto articolato su più fasi; la prima sarà di monitoraggio, interno ed esterno alle aziende, necessario all’individuazione dei punti critici e alla predisposizione degli interventi. Regione, Provincia e Comuni interverranno in questa e nelle successive fasi sia finanziariamente, sia attivando procedure semplificate a favore delle imprese.