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22/04/2002

SPACCA: IL FEDERALISMO CHIAMA TUTTI I SOGGETTI AD UNA CONCERTAZIONE INNOVATIVA, RESPONSABILE E CONDIVISA

“Non dobbiamo rimanere arroccati ognuno nella propria prospettiva, ma dobbiamo confrontarci e aprire il dialogo per definire progetti di crescita, superando momenti di conflittualità nell’interesse della comunità marchigiana.” Lo ha affermato il vice presidente e assessore all’artigianato e industria, Gian Mario Spacca, aprendo i lavori del seminario di approfondimento svoltosi presso la sede della Regione Marche al quale sono stati invitati tutti i soggetti protagonisti del sistema economico marchigiano. Al centro della discussione i cambiamenti istituzionali introdotti dal nuovo Titolo V della seconda parte della Costituzione e le nuove scelte di politica industriale da operare nel mutato contesto di riferimento. Viviamo un momento di trapasso – ha aggiunto Spacca – che ci condurrà verso un modello molto più articolato nel quale Regione e Autonomie locali eserciteranno un ruolo di maggiore protagonismo. In questo quadro, tutti gli attori pubblici e privati della politica industriale regionale sono chiamati a definire una strategia di sistema, concentrando le risorse su priorità, progetti e strumenti selezionati e condivisi. Le risorse disponibili sono quelle che alimentano il Fondo regionale per le attività produttive nel quale confluiscono tre grandi aggregati: le risorse proprie della Regione, quelle del Fondo Unico statale la cui entità non è ancora stata completamente definita e le risorse dell’Unione europea, fondi strutturali in particolare ai quali dovrebbero aggiungersi anche capitoli speciali. L’entità di questo Fondo complessivo è di 84 milioni di euro, più di 160 miliardi di lire. Sono risorse molto preziose per sostenere l’economia marchigiana, che vanno utilizzate con grande oculatezza e con una forte modalità concertativa capace di selezionare e concentrare interventi e priorità. Spacca ha delineato altri importanti aspetti che condizionano il sistema produttivo sui quali la Regione è impegnata con progetti innovativi di riforma. In primo luogo la macchina amministrativa, che il governo regionale ha riorganizzato dalla base, ponendo al centro 5 dipartimenti guidati da altrettanti direttori generali, un modello improntato all’efficacia e all’efficienza nei confronti delle domande dei cittadini e delle imprese. In seconda linea la sanità, un settore che ha costretto la Giunta ad una manovra fiscale per il riequilibrio della gestione finanziaria che prevede, in prospettiva, un graduale risanamento. Anche per il sistema di sicurezza sociale è stato avviato un programma di approfondimento degli obiettivi e delle procedure in modo che le risorse siano mirate per garantire le fasce più deboli della popolazione ed elevare il grado di coesione dell’intera società marchigiana. “Il modello di sviluppo marchigiano – ha concluso Spacca – mantiene inalterata la sua vitalità e la maggiore responsabilizzazione di tutti i soggetti protagonisti dell’economia regionale in una concertazione condivisa non può che consolidare un sistema già forte e competitivo. Questo è possibile superando visioni anguste e interessi settoriali e guardando con “passione” alle esigenze complessive della comunità regionale.”