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19/04/2002

Sabato, 20 Aprile ad Ancona: UN CONVEGNO NAZIONALE SULLA PSICOLOGIA PENITENIZARIA

Da molti anni gli psicologi, attraverso l’incarico di consulenza, operano nell’ambiente penitenziario per seguire i detenuti attraverso prestazioni specifiche che vanno dall’accoglienza nella fase dell’ingresso in carcere, all’osservazione della personalità, al trattamento per favorire modificazioni soggettive durante il tempo della detenzione, ad un vero e proprio sostegno psicologico, fino ad attività dirette a prevenire i suicidi o i comportamenti aggressivi (auto ed eterodirette). Inoltre gli psicologi assicurano anche un’assistenza a tossicodipendenti e soggetti affetti da HIV e partecipano al consiglio di disciplina per l’applicazione della misure relative alla “sorveglianza particolare”. A ciò si aggiunge il contribuito fornito nelle esperienze di custodia attenuata, di interventi di psicoterapia e di formazione del personale penitenziario. Gli psicologi penitenziari, definiti anche “esperti ex art. 80”, sono oramai circa 600 e si può dire che hanno garantito di fatto una sorta di specifico “servizio di psicologia penitenziaria”. Per offrire un’occasione di riflessione sulla questione del trattamento penitenziario, ma soprattutto un’opportunità per ridefinire l’intervento dello psicologo dopo più di vent’anni di presenza negli istituti penitenziari, è stato organizzato dal Coordinamento Nazionale Psicologi Penitenziari Italiani (CNPPI), con il contributo e il patrocinio degli Ordini professionali di Marche e Emilia-Romagna, della Regione e del Ministero di Giustizia, un convegno nazionale dal titolo “Psicologia penitenziaria” che si terrà ad Ancona, sabato 20 aprile , dalle ore 9, presso la sede della Regione Marche – Sala Verde di Palazzo Leopardi, Via Tiziano 44. Tra gli altri è prevista la partecipazione del sottosegretario alla Giustizia, G. Valentino. I lavori saranno introdotti dal Provveditore dell’Amministrazione Penitenziaria Marche, F. Massidda, a cui seguiranno gli interventi degli assessori regionali Marcello Secchiaroli e Augusto Melappioni, dei rappresentanti dell’Associazione Unitaria Psicologi Italiani, P.Moscara e del CNPPI – Marche, A. Bruni. Sono previste anche le relazioni di diversi esperti che operano in realtà difficili come quella di Poggio Reale a Napoli, di Palermo e, per le Marche, gli interventi dei direttori dei carceri di Fossombrone e Camerino. La sezione pomeridiana dei lavori è dedicata al confronto di esperienze con altre nazioni (Spagna e Olanda.) Il Convegno si colloca in una fase in cui la Regione Marche, dopo aver siglato nel marzo 2001 il Protocollo d’intesa con il Ministero della Giustizia, sta attuando i vari punti dell’Accordo stesso, attraverso specifici gruppi di lavoro impegnati presso gli assessorati alla Sanità e Servizi Sociali. In particolare, è alla stesura definitiva lo schema di protocollo e modalità operative per la cura e la riabilitazione dei tossicodipendenti detenuti. La riforma della medicina penitenziaria, che ha previsto il trasferimento al Servizio Sanitario Nazionale delle funzioni sanitarie svolte dall’Amministrazione Penitenziaria nei settori della prevenzione e della assistenza ai detenuti tossicodipendenti, ha creato nuovi scenari e riconosciuto ad una parte degli psicologi, in particolare quelli dei presidi per i tossicodipendenti detenuti, un ruolo sanitario. Resta da definire l’assetto complessivo degli psicologi nello specifico ambito penitenziario ed è ciò che si propone di approfondire il convegno del 20 aprile. (ad’e) Il programma dei lavori MATTINO chairman: M. Micozzi (Presidente Ordine Psicologi Marche) ore 9.00: Interventi introduttivi • F. Massidda (Provveditore Amministrazione Penitenziaria Marche) • M. Secchiaroli (Assessore Servizi Sociali Regione Marche) • A. Melappioni (Assessore Sanità Regione Marche) • P. Moscara (Direttivo AUPI) • A. Bruni (CNPPI Marche) ore 9.30: 1a sessione Tra “sicurezza” e “trattamento”: le prospettive dell’intervento psicologico all’interno delle linee di politica penitenziaria, sanitaria e sociale • G. Valentino (Sottosegretario Ministero Giustizia) • B. Brunetti (D.A.P. Direzione Detenuti e Trat. Ministero Giustizia) • G. Finamore (C.C. Poggioreale, Napoli; CNPPI) ore 10.30: Comunicazioni : • P. Giacobbe (Direttore C.R. Fossombrone e C.C. Camerino) • E. Paradiso (Direttore C.S.S.A. Ancona) • N. Arbusti (Educatore C.R. Fermo) • G. Sacchini (Responsabile SerT Fermo) ore 11.00: 2a sessione Psicologia penitenziaria: nascita, evoluzione e prospettive di una nuova professionalità • D. Pajardi (Università Urbino) • M. Valcarenghi (C.C.Opera, Milano) • S. Serragiotto (C.C. Rovigo) POMERIGGIO chairman: F. Frati (Presidente Ordine Psicologi Emilia-Romagna) ore 14.00: 3a sessione Modelli di intervento psicologico negli istituti penitenziari in Europa e in Italia • Càndido Sànchéz (psicologo, Direzione Generale istituti Penitenziari, Spagna) • Jos Frenken (psicologo, Netherlands Institute of Sexological Research; Leiden University Medical Center, Olanda) • L. Brunori (Università Bologna; I.A.F.P.) ore 16.30: Comunicazioni / Discussione • F. Gioggi (C.C. Ferrara) • L. Silvestris (C.C. Perugia) • G. La Face (C.C. Palermo) • P. Giannelli (C.R. Spoleto) • M. Traveni Massella (C.C. Marassi, Genova)