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09/04/2002

SPACCA INCONTRA L’AMBASCIATORE CINESE. AUMENTANO LE ESPORTAZIONI. L’ISTAO FORMERA’ 20 MANAGER. CONCLUSA UNA JOINT VENTURE DI UN GRUPPO DEL MOBILE DELLA PROVINCIA DI ANCONA.

Il mercato cinese è un mercato reale, non più potenziale, e l’ingresso nel WTO (l’organizzazione mondiale per il Commercio) della Repubblica Popolare conferma la sua apertura. L’ambasciatore cinese a Roma, Chen Wengong, è più volte ricorso a questa affermazione, invitando gli imprenditori a visitare la Cina, per verificare di persona, ha detto, le opportunità che ci sono: oltre un miliardo e 200 mila abitanti, con una crescita annua di oltre l’8%. La giornata di oggi è stata contraddistinta dall’incontro con il vice-presidente Gian Mario Spacca, che ha sottolineato l’interesse delle Marche per il grande Paese asiatico, che ha già portato risultati positivi. Mettendo a raffronto i dati di gennaio-settembre 2001 con l’analogo periodo del 2000, le nostre esportazioni verso la Cina sono cresciute del 13.80%. La realtà più vivace è la provincia di Pesaro-Urbino, con un +54.17%, visto che l’interesse si è concentrato soprattutto in direzione del mobile, dove hanno lavorato COSMOB e Camera di Commercio. Ma importante anche l’oltre 14% della provincia di Ascoli Piceno per il settore calzaturiero, con l’impegno della SCAM e della Camera di Commercio. Spacca ha sottolineato l’importanza di accompagnare questi processi, che interessano direttamente le nostre imprese, con una politica regionale volta a consolidare i rapporti istituzionali, che creano un ambiente favorevole al dispiegarsi delle relazioni industriali. Non può che essere questo il nostro ruolo – ha detto Spacca. “Soprattutto oggi che il Titolo V della Costituzione ci assegna nuove competenze. La novità – ha detto - sta nella sua “filosofia”: bisogna fare una politica del territorio, dove i singoli soggetti sono sempre più protagonisti e il compito della Regione deve essere quello di stimolo e incoraggiamento di tutte le potenzialità che ci sono.” Spacca ha anche ricordato che, con i fondi dell’internazionalizzazione e all’interno della Convenzione con l’ICE, l’ISTAO formerà una ventina di manager che opereranno sul mercato cinese, sulla base di una proposta di Confindustria. L’ambasciatore è inoltre particolarmente sensibile alla cultura occidentale, per le sue stesse esperienze di vita: è stato - negli anni ’60, quando ancora non c’era il riconoscimento della Repubblica Popolare Cinese – tra i primi cinesi a studiare in Italia e la sua attività diplomatica, prima dell’incarico di ambasciatore dal ’99, è stata soprattutto dedicata a creare le condizioni per i rapporti con il nostro Paese. Non è la prima volta che Chen Wengong è nelle Marche. In questa occasione l’interesse si è concentrato soprattutto sul mobile. Ieri, a Pesaro, ha visitato alcune aziende del settore: Gruppo Biesse (macchine per la lavorazione del legno), Fuligna e Sensoli (semilavorati e componenti), Cucine Febal, oltre il Laboratorio Prove Qualità del Cosmob. Questa mattina, ad Ancona, il gruppo Upper (mobili per ufficio) e Mobilpref (semilavorati). In particolare, c’è da segnalare, che proprio con il Consorzio Multiservice, di cui le due aziende marchigiane sono capofila, è stato concluso un importante accordo per la costituzione di una joint venture, controllata al 70% dal gruppo italiano e al 30% dalla CGWIC cinese. (e.r.)