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05/04/2002

PIANO REGIONALE DEI SERVIZI SOCIALI

La Giunta regionale ha “riavviato” il percorso di attuazione del Piano integrato dei servizi sociali 2000/02. Con due distinte deliberazioni, l’esecutivo ha ridotto da 29 a 24 gli ambiti territoriali previsti e ha vagliato le rose dei candidati a ricoprire l’incarico di “coordinatore d’ambito”, individuati dai sindaci. Il lavoro svolto verrà presentato, agli enti locali, dall’assessore regionale ai Servizi Sociali, Marcello Secchiaroli, nel corso di un incontro in programma lunedì 22 aprile (a partire dalle ore 9.00) presso l’Aula Rettorato dell’Università degli studi di Ancona (Piazza Roma, 22). Il Piano sociale mira a realizzare un sistema integrato di servizi alla persona. Individua una serie di bacini territoriali all’interno dei quali progettare, organizzare e gestire i servizi. Gli ambiti, in definitiva, rappresentano il governo locale delle politiche sociali che verranno costruite “dal basso”. “La pausa di questi mesi, nel percorso di attuazione del Piano – sottolinea l’assessore Secchiaroli – era dovuta alla necessità di ripensare l’articolazione degli ambiti territoriali, che sono stati ridotti dai 29 previsti agli attuali 24, in modo da farli coincidere con i Distretti sanitari. Si è quindi provveduto all’accorpamento, dopo aver sottoposto alcune indicazioni ai sindaci del comuni coinvolti”. Questi gli accorpamenti effettuati: - PROVINCIA DI PESARO E URBINO: Accorpamento Ambito VII Fano con Ambito IX Pergola Accorpamento Ambito IV Urbania con Ambito V Urbino - PROVINCIA DI MACERATA Accorpamento Ambito XVI di Civitanova Marche con Ambito XVII di Recanati - PROVINCIA DI ASCOLI PICENO Accorpamento ambito XXII di Fermo con ambito XXIII di Montegranaro con ambito XXV di Petritoli. All’incontro di lunedì 22 aprile sono stati invitati tutti i sindaci delle Marche, i presidenti delle Comunità montane e gli assessori ai Servizi Sociali delle quattro Province. Un appuntamento – afferma Secchiaroli – che servirà per approfondire tutte le questioni operative necessarie alla prima sperimentazione dei Piani di zona, da parte degli ambiti territoriali costituiti. L’assessore anticipa anche altre questioni che saranno affrontate, quali: l’istituzione della Consulta regionale degli ambiti territoriali; l’istituzione del Coordinamento provinciale delle politiche sociali da parte delle Province; l’organizzazione interna dell’ambito territoriale; la nomina del coordinatore; la ridefinizione del termine di presentazione, in Regione, dei Piani di zona - da parte dei Comitati dei sindaci degli ambiti territoriali - precedentemente fissato al 31 marzo; l’illustrazione del percorso di formazione dei coordinatori di ambito; l’istituzione della “Conferenza permanente dei coordinatori di ambito territoriale” organizzata dalla Regione.