Le competenze in materia di Pesca stanno via via passando alle Regioni, anche se ancora alcune procedure vengono gestite centralmente.
La Regione Marche – ha detto l’assessore Luciano Agostini - tra le prime in Italia, si sta attivando per subentrare al Ministero, accollandosi la gestione, l’organizzazione e le procedure per rendere effettive, più efficaci e tempestive le Misure oggetto di delega. E’ il caso sia del credito peschereccio di esercizio, per il quale sono state effettuate convenzioni con gli esercizi di credito regionali e sono stati fissati i tempi per accedervi, sia degli interventi in acquacoltura in acque dolci.
Di seguito si riportano le informazioni relative a questi due argomenti.
ACQUACOLTURA
Scadono il 10 aprile le domande per accedere ai benefici previsti dalla legge 164/98 sull’acquacoltura in acque dolci. I relativi bandi che prevedono tre diverse tipologie di intervento sono stati pubblicati nel Bollettino Ufficiale della Regione n. 38 dell’11 marzo 2002. Sono 302.747 euro, i fondi a disposizione.
Riduzione di impatto ambientale – E’ una Misura che si riferisce ad interventi che prevedono la riduzione dell’impatto ambientale per gli impianti di allevamento relativi a determinate specie (trote, anguille, pesce gatto e storioni). Le risorse - circa verranno assegnate quale concorso negli interessi su prestiti o mutui, di durata non superiore ai 10 anni. Beneficiari sono i soggetti pubblici e privati e le cooperative ittiche. Nella delibera citata sono indicate anche le priorità per tipologia di progetti.
Campagne di sensibilizzazione – Con questo intervento si punta a valorizzare i prodotti delle acque interne, laghi in particolare, dove viene effettuata la pesca professionale. Verranno quindi sostenute quelle attività che prevedono progetti di autocertificazione o comunque sistemi migliorativi dei rapporti produttori-consumatori. Beneficiari sono le cooperative di pesca esistenti, le associazioni di categoria e altre operanti nel settore.
Ricerca biotecnologica – Controllare le patologie, a mettere a punto vaccini e lavorare per la predisposizione di farmaci innovativi, sono questi gli obiettivi di questa Misura, destinata a enti pubblici e privati della regione, che operano nel campo delle ittiopatologie.
CREDITO PESCHERECCIO (legge 302/89)
La competenza del credito peschereccio è da poco regionale, infatti prima la materia era gestita a livello centrale, dal Ministero. Era pertanto necessario stabilire modalità e procedure per la sua gestione a livello regionale. In questo senso la delibera approvata dalla giunta.
Ecco i punti più qualificanti.
· Credito di esercizio di durata massima 18 mesi.
· Le domande, per le quali non ci sono termini temporali di scadenza, vanno presentate alla Banca e alla Regione Marche.
· La Banca si occupa della fase istruttoria della domanda e, entro 60 giorni, trasmette alla Regione i risultati della stessa. La Regione procede entro i 45 giorni successivi all’approvazione; il contributo sarà erogato posticipatamente dalla Regione al momento dell’estinzione del debito con la banca.
· I beneficiari sono i soggetti che operano in tutti i settori della pesca, anche della fase della lavorazione e trasformazione.
· Questi i limiti del prestito: sino al 50% del fatturato dell’anno precedente e sino al 30% dei ricavi indicati nel bilancio di previsione riferito al terzo anno di gestione a regime. Il prestito non può comunque superare i 18 mesi.
· Il tasso agevolato è pari al 40% del tasso di riferimento medio, ovvero del tasso di finanziamento, qualora questo risultasse inferiore.
· Le iniziative finanziabili sono quelle relative all’acquisto di attrezzatura navale per migliorare la sicurezza e le spese di manutenzione di navi e o apparecchiature. (e.r.)
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