|
Cresce il numero dei farmaci generici disponibili nelle farmacie marchigiane. Su proposta dell’assessore alla Sanità, Augusto Melappioni, la Giunta regionale ha aggiornato l’elenco dei medicinali non coperti dal brevetto, dispensati dal Servizio sanitario regionale.
A partire dal 1° aprile 2002 l’elenco comprende 58 nuovi principi attivi e ulteriori 158 confezioni di riferimento. La nuova lista, complessivamente, si compone ora di 274 confezioni, disponibili presso le farmacie, a costi più contenuti rispetto ai medicinali “griffati”.
Inoltre l’elenco ha aggiornato, al ribasso (anche del 20-30%), i prezzi di diversi medicinali di largo consumo, in considerazione del fatto che numerose aziende hanno ulteriormente diminuito il costo dei “generici”.
I nuovi “entrati” e gli aggiornamenti effettuati consentiranno di contenere significativamente gli oneri a carico della Regione. I distributori intermedi hanno garantito alle farmacie la reperibilità immediata delle confezioni.
Dal prossimo mese, dunque, i medicinali non coperti da brevetto sono rimborsati dal Servizio sanitario regionale fino alla decorrenza del prezzo indicato dalla Regione.
Il farmacista è tenuto a consegnare al cittadino il farmaco con il prezzo più basso tra quelli disponibili, eccetto nei casi in cui il medico prescriva la “non sostituibilità” del farmaco ordinato. Se il “generico” non fosse momentaneamente reperibile, il farmacista deve erogare, informando l’assistito, il farmaco con il prezzo più basso tra quelli accessibili, per evitare oneri a carico del paziente. Nei casi in cui il farmaco sia “non sostituibile” o l’assistito rifiuti la sostituzione, il cittadino deve pagare la differenza tra il prezzo del medicinale e quello rimborsato dalla Regione.
Sono definiti “generici” i farmaci non più coperti da brevetto. Sono medicinali bioequivalenti rispetto alle specialità di riferimento, con la stessa composizione in principi attivi, formula farmaceutica e indicazioni terapeutiche.
Il farmaco generico è stato introdotto con la Finanziaria del ’96 ed è divenuto operativo con quella del 2001. Viene messe in commercio con l’autorizzazione del ministero della Salute. La rilevanza del mercato in Italia è ancora modesta, rispetto alle medie registrate all’estero. Secondo stime attendibili, i “generici” sono in grado di assicurare, al Servizio sanitario nazionale, risparmi fino a 203 milioni di euro entro il 2005 e, se il mercato decolla, anche fino a 638 milioni di euro entro il 2015.
|