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25/03/2002

HANDICAP GRAVE - "D’ORA IN POI " , SOSTEGNO ALLA REALIZZAZIONE DI STRUTTURE PER OSPITARE DISABILI GRAVI PRIVI DELL’ASSISTENZA FAMILIARE. Domande di contributo entro il 15 maggio 2002.

“D’ora in poi” era la definizione sintetica di una delle tematiche affrontate alla Conferenza nazionale di San Benedetto sull’Handicap grave, tenutasi lo scorso anno. Come risolvere cioè, il problema della mancanza di assistenza ai disabili gravi quando i genitori vengono meno e con loro anche qualsiasi tipo di sostegno familiare. In questo campo le Marche vantano esperienze pilota, condotte in una struttura che da tempo opera nel Pesarese ed è presa a modello a livello nazionale. Nel corso dell’ultima seduta , la giunta regionale, su proposta dell’assessore ai Servizi sociali Marcello Secchiaroli, ha approvato i criteri e le modalità per la concessione e l’erogazione dei finanziamenti previsti dalla legge 388/2000 sul Welfare. Il provvedimento deriva dalla Finanziaria 2001 che ha stanziato complessivamente 100 miliardi, pari a € 51.645.689,91 per sostenere le organizzazioni private, senza scopo di lucro, che realizzano nuove strutture destinate al mantenimento e all’assistenza dei disabili gravi che non hanno familiari in grado di assisterli. Secondo le indicazioni del Ministero, la giunta regionale ha stabilito quale tipo di organizzazioni possono chiedere i contributi e i requisiti da possedere per l’assegnazione dei fondi che, peraltro, lo Stato non ha ancora ripartito tra le Regioni, mentre è stata fissata la scadenza per l’impegno dei fondi al 30 giugno prossimo. Gli organismi abilitati che potranno presentare domanda di contributo entro il 15 maggio 2002 sono organismi non lucrativi di utilità sociale; organismi della cooperazione, organismi di volontariato; associazioni ed enti di promozione sociale; fondazioni; enti di patronato; altri soggetti privati che possano dimostrare una esperienza diretta di almeno cinque anni nel settore dell’assistenza ai soggetti con handicap grave. Le strutture di nuova realizzazione destinate al mantenimento e all’assistenza dei disabili gravi i quali, per motivi diversi, non possono contare sul sostegno familiare, sono di tipo residenziale e a valenza socio-educativa-riabilitativa. Saranno strutture finalizzate a garantire un ambiente di tipo familiare a persone maggiorenni, di ambo i sessi, in situazione di grave compromissione funzionale e con limitata autonomia, che non richiedono comunque interventi sanitari continuativi. Ogni struttura potrà accogliere fino a otto persone, di cui almeno una per accoglienze temporanee di sollievo e di emergenza con caratteristiche compatibili alle necessità individuali e alle attività previste. I progetti finanziabili riguardano: l’acquisto o la ristrutturazione o la locazione di immobili, necessari per l’apertura delle nuove strutture, l’acquisto e la messa in opera di impianti ed attrezzature, compreso l’arredamento, nonché l’avvio e la prosecuzione per un anno dall’apertura del servizio, delle attività assistenziali, di tutela e di sostegno da realizzare nelle strutture di accoglienza. Saranno ammesse le spese sostenute dal 18 gennaio 2002. Le domande , redatte su un apposito modulo allegato alla deliberazione n. 589 che verrà pubblicata sul BUR del 28 marzo prossimo, vanno inviate al Servizio servizi sociali della Giunta Regionale, via Gentile da Fabriano n. 3 - Palazzo Rossini con raccomandata A/R. Le risorse statali che saranno assegnate alle Marche, saranno destinate per il 60 per cento all’acquisto o per le opere edili ed impiantistiche finalizzate alla ristrutturazione o la locazione o per l’acquisto di attrezzature, compreso l’arredamento; il 40 per cento a finanziare le spese di avvio e la prosecuzione per un anno dall’apertura del servizio, delle attività assistenziali, di tutela e di sostegno da realizzare nella struttura. Già da alcuni anni la Regione Marche sostiene la realizzazione di progetti che prevedono l’istituzione di micro comunità alloggio per disabili gravi rimasti senza il sostegno familiare con il supporto anche del finanziamento statale di cui alla Legge n. 162/98. Questo ulteriore finanziamento consentirà la nascita di nuove strutture in grado di assicurare a queste persone rimaste sole una concreta e dignitosa possibilità di vivere in un contesto di tipo familiare e nel pieno rispetto delle singole identità personali. (ad’e)