Il primo dei quattro incontri provinciali sulla normativa d’accesso ai bandi di concorso per i fondi 2000/2006 previsti dalle misure europee inserite nel Docup (Documento programmatico regionale) Ob2 (obiettivo 2), si è svolto alla Fiera di Ancona.
I fondi a disposizione fra i tre assi o azioni d’intervento sono in totale a 245,5 milioni di euro (circa 475 miliardi e 354 milioni di lire).
L’Ob2 riguarda territori che necessitano di sviluppo; nelle Marche sono 146 comuni situati dalla fascia collinare verso l’interno, più quelli costieri interessati da porti e al settore pesca. Gli interventi interessano, inoltre, le aree di sostegno transitorio, quelle cioé uscite dal sistema di sostegno previsto dall’Ob2.
Le tre azioni d’intervento sono: asse 1 per lo sviluppo del sistema produttivo, in particolare la piccola impresa; l’asse 2, invece, relativo alla rete ecologica e alla riqualificazione territoriale e ambientale (settore trasporti, rifiuti, infrastrutture, aree protette, risorse idriche ecc.). Mentre il terzo asse interviene a sostegno di attività turistiche, beni culturali, servizi sociali nella filosofia della diversificazione economica e della valorizzazione del territorio.
L’incontro alla Fiera di Ancona, a cui seguiranno nel mese di marzo quello del 7 a Tolentino, dell’11 a Pesaro e del 25 ad Ascoli Piceno, è stato presieduto dall’Assessore Cristina Cecchini coadiuvata dai Dirigenti regionali Marco Bellardi e Antonio Minetti.
“I bandi di concorso per l’asse 1, quello che distribuisce i fondi più consistenti, sono stati varati a inizio anno e sono già operativi – ha detto la Cecchini –, mentre quelli per l’accesso agli assi 2 e 3 sono pronti e in parte attivi. La tempestività è necessaria: la Comunità europea, infatti, ha fissato un limite di due anni dall’impegno di spesa alla realizzazione dei progetti, con tempi non elastici. Siccome le risorse comunitarie saranno sempre più l’insieme di quelle regionali utilizzabili e dal 2007 non si parlerà più di zone depresse, oggi quelle dell’Est Europa, o sviluppo, bensì di progetti con finalità innovative, c’è fretta. Ecco perché tanti imprenditori ed Enti hanno presentato domande, rispondendo all’azione di stimolo svolta della Regione Marche che, fra parentesi, é la seconda in Italia nell’utilizzo delle misure europee. Per questi motivi, la Giunta – ha aggiunto l’Assessore - ha concentrato nel Servizio Politiche comunitarie il ‘governo’ delle risorse europee con il fine di indirizzarle meglio. Come ha sottolineato il Ministro La Loggia, i rapporti fra la UE le regioni non sono più fra Nazioni, bensì fra Regioni; è l’inizio di un percorso nuovo di relazioni internazionali.”
Due problemi, infine: il Corridoio Adriatico e i finanziamenti a Museo diffuso. “I prossimi sei mesi – ha dichiarato la Cecchini - sono gli ultimi utili per inserire il Corridoio Adriatico fra i grandi assi viari centroeuropei. E’ un appuntamento troppo importante per lo sviluppo delle Marche.” Sul secondo tema ha precisato: “I progetti finanziabili non sono più su singoli musei, ma per la rete museale diffusa che ha preso il via proprio dalle Marche.”
Sono seguiti gli interventi dei dirigenti e dei funzionari regionali che hanno approfondito i criteri per l’accesso ai bandi. Uno in particolare va citato: la priorità andrà a progetti esecutivi o cantierabili.
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