L’assessore Luciano Agostini ha presieduto, presso l’ASSAM, la riunione del ‘tavolo verde’, sede di concertazione con le Associazioni professionali agricole, le centrali cooperative dell’agricoltura e le rappresentanze dei lavoratori dipendenti del settore.
Sul tappeto, il nodo della manovra di bilancio 2002 e le opzioni per gli interventi di carattere poliennale, che riguardano il triennio 2002-2004. Il tutto è stato impostato con un approccio d’assieme che coinvolge i tre Servizi dell’agricoltura, rendendo trasparente l’impiego delle risorse che compongono la spesa complessiva del comparto. A fronte delle note restrizioni del bilancio regionale, la manovra del settore agricolo e rurale – che pure adotta pienamente i tagli stabiliti dalla Giunta Regionale in materia di risorse regionali – movimenta oltre 23,3 milioni di euro, 3,6 ml/euro in più dello scorso anno, cui vanno aggiunti gli oltre 6,7 milioni di euro dell’annualità corrente del Piano di sviluppo rurale (PSR). Questo sulla scorta di un utilizzo corretto e prudente delle risorse finalizzate a progetti interregionali ed ai trasferimenti dello Stato in conseguenza delle nuove e maggiori attribuzioni in capo alle Regioni in materia di agricoltura.
Nel complesso le risorse disponibili superano quelle dell’anno precedente. Vi si aggiungono inoltre, solo per l’anno in corso, 5,681 milioni di euro recuperati dal bilancio statale degli anni passati in base all’art. 12 della legge 910/66, riguardante finanziamenti per mezzi agricoli. Si tratta di risorse che affiancheranno quelle stanziate per la “Misura A” del PSR, aiutando la domanda per questo tipo di finanziamento che non è stato possibile accogliere in precedenza.
Le azioni principali che si intende sostenere, sia in base alle leggi esistenti che sulla scorta di nuove ipotesi legislative, riguardano: le politiche di promozione, commercializzazione e comunicazione finalizzata, in una logica di crescente sinergia con le Province e le Camere di commercio; le politiche della qualità, della certificazione e tracciabilità; il sistema dei servizi di sviluppo agricolo, che comprende una efficace puntualizzazione delle azioni dell’ ASSAM, l’agenzia regionale per il sistema agrorurale, avviata verso contestuali scelte di contrazione dei costi.
A loro volta, gli indirizzi suddetti dovranno attuarsi in specifici settori che rappresentano le priorità dell’agricoltura marchigiana: i seminativi, e in particolare le colture cerealicole; la zootecnia; la vitivinicoltura; l’ortofrutta; la bieticoltura. A proposito di quest’ultima si è parlato della necessità di specifiche sinergie programmatiche ed operative con l’assessorato all’Ambiente, mentre il Servizio valorizzazione terreni agricoli si impegnerà in particolare sul versante delle risorse idriche – in collegamento con l’Ambiente – e della forestazione.
Completano il quadro: gli impegni per l’implementazione del Sistema informativo agricolo regionale, già oggi uno dei cardini funzionali dell’attività dell’assessorato ma destinato a diventarlo sempre più nel corso dei prossimi anni; le risorse destinate all’Osservatorio Agroalimentare; quelle per la rete della contabilità agraria (RICA) in collaborazione con INEA, istituto nazionale di economia agricola.
Il confronto ha registrato una sostanziale intesa con le parti sociali, fermo restando che in tappe successive il ‘tavolo verde’ approfondirà i singoli meccanismi di spesa, a cominciare dal sistema dei ‘servizi allo sviluppo’, nell’ambito dei quali la Regione intende qualificare e
finalizzare meglio il rapporto di partenariato con le Associazioni agricole, allo scopo di affiancare e sostenere il processo di intensa modificazione strutturale del comparto agro-rurale delle Marche.
Al temine l’assessore Agostini ha espresso il suo apprezzamento per il livello delle convergenze registrate con le parti sociali, confermando l’impegno per una programmazione triennale delle risorse tale da consentire a imprese e associazioni adeguata programmazione dei progetti e delle singole iniziative.
|