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28/02/2002

Organizzazione della Pubblica Sicurezza nelle Marche D’AMBROSIO SCRIVE AL MINISTRO DELL’INTERNO CLAUDIO SCAJOLA-

Il presidente della Regione Marche, Vito D’Ambrosio, ha trasmesso al ministro dell’Interno Claudio Scajola, su mandato del Consiglio regionale, il testo della mozione che sui temi della pubblica sicurezza nella regione è stato di recente approvato all’unanimità dei consiglieri regionali. D’Ambrosio ha colto questa occasione per porre all’attenzione del responsabile dell’ordine pubblico del nostro paese alcune considerazioni sull’organizzazione della pubblica sicurezza nelle Marche. “Da alcuni giorni, nella stampa locale marchigiana, - ha scritto D’Ambrosio - si susseguono notizie che hanno destato grandi preoccupazioni tra gli amministratori pubblici e la popolazione, relative alla chiusura o al ridimensionamento di alcuni presidi di sicurezza in importanti centri della regione, connessi ad una ipotesi di riorganizzazione delle forze di polizia, basata su progetti che farebbero riferimento a studi elaborati dal suo Ministero. Non le nascondo, signor Ministro, che qualora queste notizie dovessero trovare conferma questa Amministrazione regionale sarebbe fortemente contraria. Tale contrarietà troverebbe sostegno e motivazione dal confronto di merito che, sui problemi della sicurezza, si è sviluppato nella recente 1^ Conferenza Regionale, svoltasi ad Ancona nello scorso mese di novembre con la impegnata partecipazione del sottosegretario Mantovano, a nome del suo Ministero. In tale Conferenza infatti (alla luce delle elaborazioni statistiche da noi prodotte sulla base dei dati ufficialmente forniti dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza, Ufficio di Coordinamento e Pianificazione Forze di Polizia, di codesto Ministero) è emerso con grande evidenza che le Marche, pur essendo ancora un territorio sostanzialmente “sano”, presentano tuttavia da alcuni anni trend costanti di crescita non irrilevante di fenomeni criminali che destano grande attenzione e preoccupazione; e che – a fronte di questa tendenza in atto - si è dovuto constatare un altrettanto costante trend in discesa della presenza delle forze dell’ordine: tanto che l’indice numero dei delitti per singolo operatore di polizia è passato da un confortante 4,73 dell’anno 1995 ad un preoccupante 6,74 dell’anno 2000. E’ evidente che, anche alla luce di queste semplici considerazioni (e senza, ovviamente, interferire in competenze che non le sono proprie), la Regione Marche non può passivamente trovarsi di fronte a scelte che potrebbero incidere pesantemente sulla sicurezza oggettiva dei cittadini e sul senso di insicurezza collettiva.” “Le chiedo, pertanto, signor Ministro, - conclude D’Ambrosio - di essere informato sulla attendibilità delle notizie che stanno in questi giorni diffondendosi nella regione, dando la mia piena disponibilità a portare un contributo positivo (nelle sedi e con le modalità che lei riterrà più opportune) per i programmi di riorganizzazione e di potenziamento dei presidi della sicurezza nella regione Marche.”