La valorizzazione turistica dei territori passa attraverso l’istituzione dei Sistemi turistici locali. Una delle novità previste dalla legge quadro nazionale di settore (la 135/01) trova applicazione nella nostra regione. Su proposta dell’assessore al Turismo, Lidio Rocchi, la Giunta regionale ha adottato (nella seduta di martedì 26 febbraio, N.d.R,) le linee d’indirizzo per il riconoscimento dei Sistemi turistici locali nelle Marche. L’obiettivo è quello di qualificare l’identità di un territorio omogeneo, secondo una logica di “distretto turistico” che comprenda beni culturali e ambientali, produzioni tipiche, strutture ricettive e del tempo libero. Il sistema turistico locale, in definitiva, rappresenta uno strumento operativo per promuovere non singole realtà, ma ambiti più vasti e significativi sotto il profilo turistico.
“La nuova politica, nazionale e regionale, di settore – sottolinea l’assessore Rocchi – è sempre più orientata verso un mercato che privilegia un’area turistica, piuttosto che una singola località. Oggi il territorio deve fornire un’offerta integrata, qualificando la propria identità e le proprie potenzialità. L’approvazione della legge quadro nazionale apre uno scenario diverso nel settore e spinge il sistema turistico a ricercare soluzioni alternative, rispetto al recente passato. I cardini attorno cui ruota tutto il comparto sono il turista e l’impresa. Questo orientamento della normativa nazionale è in piena sintonia con gli indirizzi programmatici definiti nelle Marche. A differenza della legge 217/83 che stabiliva l’obbligo, per le Regioni, di istituire le Aziende di promozione turistica, la 135/01 non impone alcuna costrizione, ma lascia agli enti locali e agli operatori la possibilità di promuover i Sistemi turistici, attraverso forme di concertazione locale. Con l’approvazione della delibera, la Giunta regionale ha anticipato l’attuazione della legge quadro. Ora il governo nazionale deve ripartire, tra le Regioni, i fondi disponibili”.
Sistemi turistici locali. Vengono definiti “Sistemi turistici locali” i contesti omogenei comprendenti ambiti territoriali anche di regioni diverse. Realtà caratterizzate da un’offerta integrata di beni culturali, ambientali, attrazioni turistiche (compresi i prodotti tipici dell’agricoltura e dell’artigianato) o dalla presenza diffusa di imprese turistiche.
Disciplina regionale. La Regione Marche riconosce questi “sistemi” quali strumenti di cooperazione, tra pubblico e privato, per lo sviluppo e la valorizzazione coordinata delle risorse locali. Sostiene i relativi progetti per l’accoglienza, l’informazione e la promozione del prodotto turistico. I requisiti richiesti sono: la significatività turistica del territorio (sviluppata su un’ampia dimensione territoriale); la presenza di un sistema di rete (cioè la compartecipazione di Comuni, Province, Comunità montane e delle associazioni di operatori turistici più rappresentative. La presenza dei Comuni, inoltre, deve essere esclusiva, essendo vietata una contemporanea presenza in più Sistemi turistici locali); una pluralità di tipologie d’offerta (mare, montagna, città d’arte, turismo d’affari, sportivo, enogastronomico, termale, religioso) e una capacità ricettiva di almeno 1.500 posti letto; un flusso turistico di un certo rilievo verso l’area interessata.
Le richieste di riconoscimento vanno indirizzate alla Regione Marche, segnalando l’esistenza dei requisiti generali, la denominazione e l’eventuale logo del “sistema”. L’istruttoria, curata dal servizio Turismo, viene completata entro 60 giorni.
I promotori definiscono autonomamente le modalità di funzionamento dei “Sistemi”, utilizzando gli strumenti della concertazione. La gestione operativa può essere assicurata anche con un Comitato tecnico, formato da esperti nominati dagli enti o dagli organismi consorziati. Va, comunque, individuato un referente per il raccordo con la Regione.
I sistemi turistici locali riconosciuti dalla Regione possono proporre progetti di sviluppo e di qualificazione dell’offerta turistica. Una volta ripartiti i fondi della legge quadro nazionale (335 milioni di euro, di cui 51 destinati proprio ai Sistemi turistici locali, N.d.R.), la Regione destina le risorse ai progetti ammessi. Il contributo concedibile copre la quota massima del 60%, fino alla somma di 50 mila euro. Le domande vanno presentate entro il 31 ottobre 2002.
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