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27/02/2002

LA GIUNTA APPROVA GLI INDIRIZZI PER LA NUOVA LEGGE URBANISTICA.

La Giunta regionale ha approvato il documento contenente gli indirizzi per la redazione della nuova legge regionale che disciplinerà il governo del territorio. Su tali scelte si apre ora la consultazione con gli Enti locali e i rappresentanti delle tante articolazioni sociali ed economiche della società marchigiana. Il “tavolo tecnico” con la partecipazione della Regione, delle Province, dell’ANCI, dell’Uncem, del coordinamento degli Enti parco e di altri interlocutori che di volta in volta potranno essere invitati alle riunioni in relazione agli argomenti trattati è il luogo in cui sarà redatto lo schema di legge. “Il documento – ha sottolineato l’assessore all’urbanistica Cristina Cecchini – rappresenta la seconda delle tre fasi del processo previsto dalla Giunta per arrivare alla elaborazione della nuova disciplina e costituisce la sintesi del dibattito sviluppatosi nel corso dei seminari che, svolti tra giugno e dicembre 2001, hanno coinvolto 18 relatori appartenenti a sette Università, due Regioni e al Ministero competente in materia. Il terzo ed ultimo passaggio sarà quello del gruppo di lavoro per costruire la bozza di disegno di legge. Le modifiche della legislazione nazionale e della prassi urbanistica, le acquisizioni culturali intervenute nell’ultimo decennio hanno reso opportuna la revisione complessiva della legge urbanistica regionale 34/92.” Il sistema di governo del territorio della regione Marche è oggi sollecitato verso linee di azione ed obiettivi nuovi. Viene da un lato richiesto il mantenimento e la valorizzazione del patrimonio territoriale regionale – attività solitamente svolta attraverso la regolazione degli usi del suolo – ma d’altro lato anche la promozione di progetti e di attività di sviluppo; la semplificazione e la razionalizzazione delle procedure di intervento ma anche la garanzia dell’accesso alla decisione da parte di più soggetti quale requisito di democrazia e di efficacia; l’interazione con i soggetti privati nelle diverse forme di programmazione negoziale ma anche la capacita’ di trasparenza nella valutazione e di argomentazione delle scelte. Secondo gli indirizzi della Giunta, la nuova legge urbanistica regionale si caratterizzerà come uno strumento che favorisca il conseguimento dell’insieme di questi obiettivi, capace di trovare punti di equilibrio significativi tra l’insieme di queste istanze. Gli indirizzi assumono la sussidiarietà e la cooperazione tra livelli di governo come cornice entro cui collocare le linee di riforma. Individuano alcuni princìpi e regole che costituiranno il “linguaggio comune” dei diversi enti di governo del territorio affinché possa essere garantita la coerenza dell’azione di una pluralità di soggetti di governo che si applica al medesimo territorio: attenzione all’ambiente, all’equità, alla partecipazione dei soggetti sociali, in particolare quelli più deboli, alla riduzione del rischio (sismico, idrogeologico, industriale), regole per la valutazione e argomentazione delle scelte sono alcuni tra gli aspetti più rilevanti contenuti nel documento. Viene infine ridefinito il carattere degli strumenti di pianificazione anche per rendere più agevole, ma rispettosa degli ambienti urbani e del territorio, l’attuazione di forme di pianificazione consensuale che prevedono l’interazione di pubblico e privato come per esempio i programmi di riqualificazione urbana. In particolare viene ipotizzato la scomposizione dell’attuale piano regolatore generale in due componenti, Piano urbanistico comunale (dal carattere strutturale e strategico, che non conferisce diritti) e Piano operativo (finalizzato all’attuazione delle trasformazioni urbane).