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13/02/2002

La giunta ricorre alla Corte costituzionale per conflitto di competenza - INTERESSATE DISPOSIZIONI DELLA LEGGE FINANZIARIA E LA LEGGE LUNARDI SULLE INFRASTRUTTURE

La Giunta regionale ha deliberato di ricorrere alla Corte Costituzionale per l’illegittimità di alcune disposizioni (una decina) contenute nella Legge Finanziaria e nella stessa legge sulle infrastrutture (nota come legge obiettivo o legge Lunardi) per conflitto di competenza. Sono state, infatti, inserite nella legge Finanziaria disposizioni che incidono su normative di settore attinenti a materie di competenza regionale, con conseguenti dubbi di legittimità costituzionale, in particolare alla luce delle innovazioni introdotte dal nuovo Titolo V della Costituzione. Per quanto concerne la legge 443/2001, che delega il “Governo in materia di infrastrutture ed insediamenti produttivi strategici”, le Regioni hanno da tempo avvertito il Governo che, in mancanza di modificazioni (l’attuale normativa taglia fuori completamente Regioni ed Enti locali dalle procedure di approvazione e valutazione dei progetti) si sarebbero rivolte alla Corte. “I ricorsi della Regione Marche, – ha affermato D’Ambrosio – come quelli avviati dalle altre regioni italiane, sono la risposta all’azione del Governo nazionale, tra i più accentratori che l’Italia abbia mai avuto. Anziché agevolare l’attuazione del nuovo ordinamento regionale (legge costituzionale n. 3/2001), il Gabinetto Berlusconi ha inserito nella Finanziaria 2002 disposizioni che mirano a riappropriarsi di funzioni e compiti che il nuovo Titolo V ha trasferito in capo alle Regioni. Sono le pesanti contraddizioni di un Governo che a parole si dichiara federalista ma che nella realtà oscilla tra il pesante ritorno al centralismo e il progetto di devolution (legge Bossi-Fini) confuso e pericoloso per l’unità del Paese. La crescita dei conflitti di competenza tra i diversi poteri dello Stato ostacola la leale collaborazione tra le istituzioni democratiche.” Tra le disposizioni illegittime inserite nella Finanziaria vanno sottolineate quelle che riguardano le modalità di gestione dei servizi finalizzati al miglioramento della fruizione dei Beni culturali (materia concorrente in cui il Parlamento può solo dettare norme di principio), le norme in materia di asili nido (il settore è di competenza esclusiva delle regioni) e le azioni nel campo delle politiche attive del lavoro e dell’assistenza tecnica ai servizi per l’impiego, una disciplina preclusa alla potestà legislativa dello Stato.