Nell’ambito del generale Piano di risanamento Ambientale dell’area della bassa Vallesina,è stato approvato dalla giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Ambiente, Roberto Ottaviani, lo schema di protocollo di intesa tra Regione, Provincia di Ancona, Comuni di Falconara e Chiaravalle, ARPAM e Aerdorica S.p.A., finalizzato alla realizzazione e gestione di una rete di monitoraggio integrato dell’inquinamento acustico. “Un ulteriore atto – ha commentato l’assessore- che si somma ad altri interventi di indagine in quest’area , dalla contaminazione del suolo e delle acque, alla qualità dell’aria, mirati alla tutela della salute della popolazione, che permetterà di definire un quadro conoscitivo delle varie forme di inquinamento e attivare procedure per il controllo e la riduzione dei rischi. Siamo tra le prime regioni – ha proseguito l’assessore – che stanno conducendo indagini approfondite sull’inquinamento acustico all’interno ed all’esterno di scalo aeroportuale. Ma abbiamo attivato anche una serie di interventi - come l’accordo con l’API e ARPAM e la Prefettura, su Ozono e BTZ - diretti a ridurre i carichi eccessivi di inquinamento.”
In tema di inquinamento acustico le principali fonti emissive presenti nell’area sono dovute all’utilizzo delle infrastrutture viarie, (SS16, SS76, linea Ferroviaria, scali merci di Falconara) e agli agglomerati industriali tra i quali l’API e l’Aeroporto Raffaello Sanzio. Proprio la Società Aerdorica ha avviato la progettazione di una rete di monitoraggio aeroportuale finalizzata alla rilevazione degli eventuali superamenti dei livelli acustici da parte dei velivoli. A questa la Regione affianca una rete di monitoraggio ambientale per costruire una prima banca dati sull’inquinamento acustico dell’area. Un gruppo di lavoro tecnico presso l’ARPAM avrà la funzione di trattamento, valutazione e validazione dei dati pervenuti. Tecnicamente la rete, in questa fase sperimentale, sarà costituita da centraline di rilevamento semi-fisse posizionate nei quartieri di Falconara, Villanova e Fiumesino. Ciascuna centralina, con il relativo fonometro sarà collegata al centro di validazione, attraverso un software di gestione che raccoglierà giornalmente le informazioni inviate per poi inserirle in una relazione tecnica periodica.
Secondo lo schema di intesa, sarà la Provincia di Ancona a gestire la fase pilota cofinanziata dalla Regione con 100 milioni di lire (51645,689 euro), dalla stessa Provincia e dal Comune di Falconara, ognuno con una quota di 50 milioni.
Le attività previste per la realizzazione della rete costituiranno la prima concreta sperimentazione di un sistema integrato di monitoraggio acustico, potenziabile nel tempo.
Alla Provincia di Ancona, come accennato, è affidata la messa in esercizio , la manutenzione e gestione della rete e sarà tenuta all’interscambio di informazioni per individuare le zone più sensibili dell’area, anche sotto il profilo del traffico urbano. I due comuni di Falconara e Chiaravalle, oltre al cofinanziamento, si impegnano a comunicare i dati relativi al traffico urbano e ad evidenziare le situazioni di disagio.
All’ARPAM il compito fondamentale di coordinare, elaborare e divulgare i dati acquisiti ed assicurare indagini particolari collegate ad eventuali problematiche o a situazioni di emergenza.
L’Aerdorica si impegna a realizzare il sistema di monitoraggio del rumore aeroportuale entro dieci mesi dalla firma dell’accordo e ad assicurare lo scambio di informazioni e dati.
Ogni ente firmatario dell’intesa che avrà una durata di tre anni, sarà rappresentato in un gruppo di coordinamento con compiti di controllo dell’effettiva attuazione dell’accordo e di supporto tecnico nella concreta gestione della rete di monitoraggio acustico. (ad’e)
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