Text/HTML

Call us now
+123 456 7890
07/01/2002

DELEGAZIONE POLACCA IN VISITA NELLE MARCHE

Una delegazione polacca è in visita in questi giorni nelle Marche per conoscere la nostra realtà agricola e avviare rapporti di scambio e collaborazione soprattutto nel settore agricolo. Questa mattina, l’incontro nella sede della giunta, alla presenza dell’assessore all’agricoltura e cooperazione Luciano Agostini. La delegazione è composta dall’on. Zalewski Boleslaw, consigliere del Ministro dell’agricoltura, che è anche vice premier del governo polacco, oltre che dal presidente e vice-presidente della cooperazione nazionale, rispettivamente Serafin Waladislaw e Pawlak Tosef. Ad accompagnare il gruppo Dante Bartolomei e Bolbot Maciai, presidente e direttore di Euromarcpol, una società a capitale marchigiano, costituita proprio per facilitare i rapporti tra le Marche e la Polonia. L’assessore Agostini ha illustrato le caratteristiche della nostra agricoltura, sempre più proiettata verso la qualità delle produzioni e dove è affermata una qualificata industria di trasformazione, anche nel settore ittico. La delegazione - è arrivata ieri e si tratterrà fino a giovedì 10 gennaio - è interessata al nostro know-how e al nostro sistema di organizzazione dell’agroalimentare. Diversi gli appuntamenti in programma per far conoscere alcune realtà di eccellenza del settore. Tra queste: la cantina sociale di Ripatransone, l’enoteca regionale e l’associazione Vinea di Offida, la cooperativa del biologico “La terra e il Cielo” di Arcevia, la Coalac di Ascoli e la Copop di San Benedetto del Tronto. L’attenzione si è soprattutto puntata sulle strutture cooperative, che è il modello più diffuso in Polonia: si pensi che la loro cooperazione ha 140 anni, con 1 milione e 200 mila iscritti, 22 mila cooperative aderenti con una notevole autonomia d’impresa, è presente in tutte le regioni polacche con impianti e strutture importanti. Si calcola che abbia la struttura cooperativa più grande d’Europa. Il capo delegazione Zalewski Boleslaw ha detto di credere molto nell’Europa e di aspettarsi molto dal prossimo ingresso della Polonia, ma ha anche raccontato della diffidenza degli agricoltori, che non si sentono affatto tutelati. La ragione di questo atteggiamento starebbe nel fatto che i negoziati per l’allargamento non sono ancora conclusi e soprattutto si stanno prospettando ipotesi di aiuti insufficienti e fissazione di contingenti per l’esportazione di prodotti, soprattutto in campo agricolo, su cui i polacchi sono “forti”. (e.r.)