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17/12/2001

IL PREFETTO DI ANCONA RICEVUTO IN REGIONE

Un incontro cordiale e costruttivo. Così il presidente della Giunta regionale, Vito D’Ambrosio, ha commentato la visita del nuovo prefetto di Ancona, Giulio Maninchedda, avvenuta oggi presso la sede della Regione. Un colloquio che ha consentito di compiere una panoramica sulla realtà marchigiana e di focalizzare questioni di comune interesse. Problemi che riguardano, in particolare, il capoluogo regionale, il suo ruolo “guida” della comunità marchigiana (per la rilevanza delle strutture ospitate in città: dal porto alla sanità), la sua collocazione al centro dell’Adriatico e la sua naturale propensione alla cooperazione con i paesi dell’area balcanica. “Il federalismo apre nuovi scenari nella gestione amministrativa e nei rapporti con gli altri enti istituzionali – ha sottolineato il presidente D’Ambrosio – Partendo da questa constatazione occorre avviare relazioni ispirate alla comune collaborazione e solidali, capaci, cioè, di valorizzare le specificità di ogni articolazione dello Stato nazionale”. D’Ambrosio ha espresso il proprio benvenuto al prefetto Maninchedda, congratulandosi per la nomina e per quanto si è adoperato a favore delle popolazioni terremotate. Il nuovo prefetto, infatti, è stato insignito di benemerenza, con medaglia concessa dal ministro per la Protezione Civile, per l’opera di soccorso svolta, nella fase di prima emergenza, nelle zone terremotate dell’Umbria e delle Marche. Laureato in giurisprudenza a Pisa, Giulio Maninchedda ha iniziato la carriera nell’amministrazione civile dell’Interno nel 1964. Ha prestato servizio a Firenze, Caserta e Livorno. Ha lavorato, a Roma, presso il ministero degli Interni, ricoprendo vari incarichi. Dal 1979 al 1988 ha prestato sevizio presso il segretariato generale del Comitato esecutivo per i servizi di informazione e sicurezza (Cesis). È stato componente del Comitato operativo della protezione civile della presidenza del Consiglio dei ministri, ricoprendo il ruolo di capo delegazione italiana nel Comitato per i piani civili di emergenza della Nato. Nel giugno 2000 è stato nominato direttore della Scuola superiore della pubblica amministrazione.