Importante riconoscimento per la Regione Marche e per la politica culturale dell’ente quello ottenuto a Roma in occasione di ‘Culturalia’, il più importante tra gli appuntamenti culturali nazionali per addetti del settore. Da quest’anno, infatti, Culturalia ha istituito il Premio Cultura di Gestione, un''iniziativa volta a identificare, premiare e diffondere esperienze di innovazione sull''offerta, sulla valorizzazione e sulla gestione del patrimonio, delle attività culturali e dell''integrazione tra cultura, turismo e ambiente.
“Le Marche sono state l’unica regione italiana premiata a Culturalia – ha commentato, l’assessore alla Cultura, Carmela Mattei. Un giusto riconoscimento che conferma la scelta della Regione Marche di porsi come obiettivo strategico la valorizzazione e la promozione del patrimonio artistico e culturale regionale. “
Al Premio hanno concorso oltre 90 progetti qualificati realizzati da vari soggetti pubblici e privati che operano sul territorio nazionale. La Regione Marche ha concorso con il progetto “Piceni, popolo d’Europa” ottenendo il premio nella categoria della “valorizzazione dei beni culturali”. Un riconoscimento prestigioso che premia l’opera dell’Assessorato alla Cultura della Regione Marche che negli ultimi anni, in stretta collaborazione con la Soprintendenza Archeologica delle Marche, con le Amministrazioni Provinciali e con gli enti locali, ha dato vita ad una serie di fortunate iniziative che hanno portato alla ribalta internazionale la civiltà adriatica nata e sviluppatasi in età preromana.
Del progetto, che complessivamente ha coinvolto circa 200 mila visitatori, ricordiamo i grandi eventi legati alla mostra itinerante allestita inizialmente in Germania, a Francoforte sul Meno nella sede espositiva della Schirn Kunsthalle, poi ad Ascoli Piceno per quasi tutto l’anno 2000 ed infine a Roma presso la Galleria Nazionale di Palazzo Barberini. Non va dimenticata l’imponente quantità e qualità di reperti archeologici presentati nell’occasioni: oltre 2.000 oggetti, compresa la tomba della Regina di Sirolo-Numana, scavo questo di enorme interesse.
Il progetto ha visto anche l’organizzazione di un importante convegno internazionale di studi tenutosi ad Ascoli Piceno ed Ancona nell’aprile 2000, iniziative sul territorio con la creazione di una rete di musei piceni, iniziative con la partecipazione del mondo della scuola, mostre locali, incontri, convegni. Sono stati tre anni di intenso lavoro che hanno consentito alla Regione Marche, con l’ausilio degli altri partner pubblici promotori del progetto di definire i caratteri scientifici e storici della civiltà picena e di scrivere definitivamente una pagina importante di storia. D’ora in avanti accanto agli Etruschi, i Sanniti e le altre civiltà coeve più note un posto importante avranno anche i Piceni, un popolo guerriero, ma dedito anche all’arte, ai commerci, ai rapporti con la civiltà greca ed anche con quella delle popolazioni del Baltico.
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