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30/11/2001

AIUTI DI STATO IN AGRICOLTURA, BANDO REGIONALE

La Regione Marche pubblicherà un bando per individuare le imprese agricole in difficoltà. Si tratta di un primo passo per arrivare alla concessione degli aiuti di Stato alle aziende che intendono ristrutturare l’attività. L’avviso – non ancora riportato sul Bollettino ufficiale – tecnicamente invita a “manifestare un interesse”, necessario per delimitare le zone e i settori dove lo stato di grave difficoltà economica determina un “allarme sociale”. L’invio della domanda non obbliga la Regione all’erogazione del contributo, ma serve per “focalizzare” la situazione, alla luce dei problemi determinati, ad esempio, dalla Bse e dalla crisi dei mercati cerealicoli. Gli interventi, infatti, vanno autorizzati dalla Commissione europea, alla luce di alcuni parametri: politica sociale, lotta ai monopoli (attraverso il sostegno dell’imprenditorialità diffusa), esigenze particolari (attinenti alle piccole e medie imprese agricole). Come ha sottolineato l’assessore regionale all’Agricoltura, Luciano Agostini, si tratta di un intervento straordinario a favore delle imprese del sistema agroalimentare delle Marche (imprese di commercializzazione, trasformazione, di conduzione diretta di azienda agricola). Gli aiuti – una volta approvati dalla Commissione Ue – consistono in un contributo di 1.500 milioni (€ 774.685,35) destinati a sostenere temporaneamente le attività in difficoltà finanziaria o tecnica, per tutto il tempo necessario ad avviare un piano di ristrutturazione, in grado di garantire una redditività a lungo termine. Gli aiuti di Stato in agricoltura si applicano dal 1 gennaio 1998. Le Marche hanno recepito la normativa con la legge regionale 56/97. Questi aiuti, destinati al salvataggio e alla ristrutturazione delle aziende, sono considerati un’eccezione dalla Commissione Ue, in quanto falsano la concorrenza fra Stati. Il loro utilizzo è, pertanto, limitato.