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19/11/2001

NASCE IL COMITATO PER L’ORGANIZZAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA INTEGRATA. Cecchini: "Molti i punti su cui lavorare, per giungere all'obiettivo finale della revisione del Piano di dimensionamento scolastico."

Si è insediato oggi un nuovo organismo regionale, il “Comitato per l’organizzazione dell’offerta formativa integrata”, che dovrà mettere a punto le modalità operative per sostenere il processo di integrazione nell’offerta di formazione professionale. Il Comitato, infatti, è nato dall’esigenza di creare una sede permanente di confronto tecnico per rendere visibile sul territorio regionale un’offerta di formazione programmata dai diversi soggetti pubblici e privati , consolidare le sinergie e raccordare le esperienze. Composto da 24 membri che rappresentano le diverse categorie sociali ed economiche della regione (gli assessori provinciali all’istruzione e alla formazione, il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, il responsabile del coordinamento regionale centri territoriali permanenti per l’Educazione degli Adulti (EDA), l’IRRE -Marche, i Rettori delle quattro Università, le organizzazioni sindacali CGIL, CISL, UIL; le associazioni imprenditoriali CNA Confartigianato, C.A.S.A. Confcommercio, Confindustria),il Comitato è stato istituito all’inizio di novembre in adempimento del Patto programmatico per lo Sviluppo. A presiederlo, l’assessore regionale alla Formazione professionale, Istruzione, Lavoro, Cristina Cecchini che ha illustrato ai componenti le linee di lavoro che il Comitato dovrà affrontare per raggiungere alcuni obiettivi strategici . “Tra questi – ha detto l’assessore – vi è la necessità di adeguare ai servizi sul territorio, razionalizzando anche il numero degli ambiti fino ad un massimo di 13, il Piano di dimensionamento scolastico del Febbraio 2000. La finalità è quella di farlo diventare anche un Piano per l’offerta formativa, accrescendone a livello qualitativo la capacità di incidere sull''effettiva integrazione dei sistemi istruzione-formazione-lavoro, adattarlo alle nuove professioni e costruire un migliore livello di efficienza della nostra scuola. Per questo –ha proseguito Cristina Cecchini – bisognerà organizzare uno specifico gruppo di lavoro Regione -Province che si attivi da subito su questo progetto, basandosi sull’elenco delle nuove professioni e qualifiche, per arrivare ad una definizione in tempi utili, prima dei prossimi trasferimenti dei dirigenti scolastici. “ L’assessore Cecchini ha anche tracciato un panorama delle questioni avviate dalla Regione che il Comitato “dovrà governare, perché il suo compito è proprio quello di costruire dal niente un’integrazione tra i tre sistemi, un lavoro quindi molto impegnativo.” - Enti di formazione professionale . Si parte da una buona base di lavoro : sono stati definiti i tempi, aperto lo sportello, concertate le regole, organizzate iniziative nelle quattro Province per la certificazione e l’accreditamento. “Si dovrà arrivare all’albo degli enti accreditati entro il 1° luglio 2002”. - Centri per l’impiego: l’obiettivo è quello di valutare specificatamente la qualità dei servizi erogati e “capire se esiste un servizio adeguato sull’attuale mercato del lavoro, dopo il decreto legge che apre alle Agenzie di intermediazione per il collocamento”. - Formazione professionale continua: innescare il meccanismo che porti i distretti produttivi ad operare attivamente per consolidare le sinergie nel sistema della Formazione. - Educazione degli Adulti: vi è una domanda enormemente superiore all’offerta, “occorrerà quindi raccordarsi per una programmazione che coinvolga gli enti locali, dopo avere avuto maggiori chiarimenti sulla destinazione delle risorse statali.” - Formazione Tecnica Superiore: con l’avvio di 15 nuovi progetti e la conclusione dei primi corsi, “l’esigenza attuale è quella di riflettere sulle nuove professioni e sulla costruzione di diverse proposte per i corsi “master” che corrispondano, appunto, alla domanda di professioni e alla necessità di qualifiche che emergono dal mercato e dalle tendenze di sviluppo dell’attività produttiva nella regione”. - Obbligo formativo: anche in questo settore “un grande lavoro di promozione è stato fatto soprattutto riguardo all’Apprendistato, sul quale esistono indagini molto esaurienti che hanno messo a disposizione dati che ci dicono che su mille adolescenti usciti dalla scuola , 200 sono comunque ancora in cerca di contratti di lavoro o di apprendistato. Anche per questo bisogna riuscire a costruire canali di collegamento tra i sistemi, per una migliore politica di orientamento alle professioni. “ (ad''e)