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16/11/2001

AMBIENTE : AL VIA IL CATASTO REGIONALE DELLE GROTTE Approvato lo schema di convenzione con la Federazione Speleologica Marchigiana

Sarà la Federazione Speleologica Marchigiana a curare la tenuta e l’aggiornamento del catasto regionale delle aree carsiche, delle grotte, delle forre e delle gole. Lo prevede lo schema di convenzione tra Regione e Federazione Speleologica approvato dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore all’ambiente Roberto Ottaviani. Il catasto, istituito nel febbraio dello scorso anno con la legge regionale sulle “Norme sulla speleologia”, è un prezioso strumento per approfondire la conoscenza del patrimonio speleologico marchigiano e per svolgere attività di prevenzione, tutela e valorizzazione scientifica delle aree interessate. Le schede informative, aggiornate annualmente e complete dei dati topografici, metrici e descrittivi, potranno essere consultate mediante un apposito programma informatizzato presso il servizio tutela e risanamento ambientale della Regione Marche, cui spetta il compito di rendere accessibili le informazioni raccolte. Entro un anno dalla firma dell’accordo, la Federazione Speleologica Marchigiana dovrà riversare su un apposito programma informatico tutti i dati disponibili sulle grotte e definire i criteri operativi per l’individuazione delle aree carsiche. Entro il secondo anno, dovrà, inoltre, avviare l’inserimento dei dati catastali relativi ad aree carsiche, gole e forre ed effettuare la revisione sistematica delle schede informative delle grotte, compresi il riposizionamento degli ingressi ed eventuali rilevamenti topografici. La Federazione avrà anche il compito di segnalare alla Regione le integrazioni e gli aggiornamenti dell’elenco delle emergenze geologiche e geo-morfologiche previste dal Piano paesaggistico ambientale regionale. Per l’espletamento delle funzioni, potrà nominare un curatore del catasto ed avvalersi di personale di fiducia reperito tra gli iscritti; in cambio riceverà un finanziamento, per il 2001, di 164 milioni di lire. Nelle Marche, in base ai dati più recenti, sono circa cinquecento le cavità naturali sotterranee con lunghezza o profondità superiore ai cinque metri; una trentina le forre e le gole, compresi i torrenti; mentre non ancora definito è il numero delle aree carsiche, particolarmente numerose in provincia di Ancona dove è situato il complesso ipogeo di Frasassi lungo oltre 23 chilometri. (s.p.)