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16/11/2001

Prima Conferenza regionale Sicurezza e Legalità - Ancona 23/24 novembre D'AMBROSIO: "NE' SOLO CONTRASTO ALLA CRIMINALITA', NE' BUONISMO, MA SISTEMA INTEGRATO DI SICUREZZA"

“Ci siamo resi conto che la problematica della sicurezza non poteva restare chiusa nell’ottica tradizionale del contrasto alla criminalità, “dell’ordine per le strade”, né convergente su un buonismo senza un’attenta analisi, ma occorre invece, attraverso un confronto e un lavoro comune, rilanciare la rilevanza della Regione come momento di integrazione e coordinamento del territorio ed ente promotore dei principi di leale collaborazione tra istituzioni. Una conferenza che servirà ad approfondire i ruoli dei tanti soggetti e attori coinvolti – dalle Forze di Polizia al mondo della scuola- e perché l’intreccio tra contrasto e prevenzione dell’illegalità trovi una sede ottimale di sintesi e di messa a punto di progetti ed interventi .” Sta in queste dichiarazioni del presidente della giunta regionale Vito D’Ambrosio, oggi in conferenza stampa, il perché della prima Conferenza regionale sulla Sicurezza e Legalità che si terrà il 23 e 24 novembre ad Ancona, presso il palazzo degli Anziani e alla quale parteciperà in rappresentanza del Governo, il sottosegretario agli Interni, On. Alfredo Mantovano. “Dagli esiti della Conferenza – ha proseguito il presidente- avvieremo un ripensamento profondo delle linee di intervento regionale: nuovi strumenti legislativi che si adeguino al contesto attuale della riforma dell’articolo 119 della Costituzione. Una legislazione cioè che faccia proprio il principio che il cittadino e il miglioramento della qualità di vita sono il fulcro di ogni politica e che le politiche integrate per la sicurezza devono essere rivolte al conseguimento di una ordinata e civile convivenza sul territorio. Soprattutto con questa Conferenza regionale vogliamo affrontare in maniera complessiva il tema della sicurezza, per evitare il rischio ché non diventi un’esigenza solo connessa a tendenze passeggere e contingenti, legate a fenomeni sociali “quasi di moda”, come è stato “mucca pazza” di cui ora non si parla più. Ed è per questo che abbiamo coinvolto tutte le forze politiche che hanno risposto, tranne Forza Italia, da cui gradiremmo piuttosto che critiche scontate, spunti costruttivi. Le buone idee, se ci sono, vanno sempre accettate.” “Altro elemento fondamentale della Conferenza – ha spiegato il presidente- sarà l’illustrazione e l’analisi approfondita di un intreccio di dati in riferimento al quinquennio 95-2000 e che, grazie alla consulenza dell’avv. Riccardo Pagani, abbiamo a disposizione in stretto collegamento con il Viminale per consentirci di esaminare approfonditamente la situazione marchigiana.” D’Ambrosio ha poi anticipato alcuni dati essenziali sull’indice di criminalità che vede le Marche al terzultimo posto in Italia: siamo prima del Friuli Venezia Giulia, ma dietro ad Umbria e Abruzzo. Al tredicesimo posto nel 2000 per delitti denunciati e passati dal diciannovesimo posto nel 98 al quindicesimo nel 2000 per quoziente di criminalità. In crescita invece i reati di usura, i furti ( di cui gran parte rimangono impuniti) , nella delinquenza minorile restiamo in un trend nella media, inesistenti i reati legati al terrorismo e alla criminalità organizzata come l’associazione di stampo mafioso ( meno 100%). Un fenomeno che va invece sottolineato e su cui riflettere è il decremento notevole di delitti in Lazio e in Campania e un aumento in altre regioni dell’Italia centrale come Umbria e Abruzzo, il che fa pensare ad una forma di trasmigrazione della delinquenza, o ad una sorta di ricerca da parte della criminalità di nuovi campi di azione. Per quanto riguarda i delitti legati alla clandestinità e ad extracomunitari , in Italia è in atto una diminuzione degli omicidi (-16,8%), nelle Marche inesistente questo dato, mentre quello relativo alle lesioni e alle rapine è in aumento del 5,72%. Aumenta anche il contrabbando: da 38 siamo passati a 65 episodi denunciati , con un’emergenza segnalata al Porto di Ancona, “ punto critico e delicato in relazione a questo fenomeno e per il quale - ha detto D’Ambrosio- attendiamo interventi e il “benedetto” metal detector gigante per i TIR e i container.” Uno spazio particolare della Conferenza è stato dedicato al ruolo dei mezzi di comunicazione e informazione con una tavola rotonda, venerdì 23, dopo la sessione tematica su “Sicurezza oggettiva , sensazione di insicurezza dei cittadini: ruolo dei media.” Prevista la partecipazione, tra le numerose autorità ed amministratori locali, di Enzo Ghigo, presidente giunta regionale Piemonte, Claudio Montaldo, presidente del Forum Italiano Sicurezza Urbana, Vittorio Emiliani , consiglio di amministrazione Rai, Ilvo Diamanti , laboratorio studi politici e sociali “ La Polis” dell’Università di Urbino, Lorenzo del Boca e Vittorio Roidi, rispettivamente presidente e segretario dell’Ordine nazionale dei Giornalisti, Gianni Rossetti , presidente dell’Ordine regionale dei giornalisti. (ad’e) Le sessioni tematiche La Conferenza regionale Sicurezza e Legalità si concluderà nella mattinata di sabato 24 novembre ed è articolata in sei sessioni tematiche operative: “I Presidi della Sicurezza nelle Marche” – dati sull’andamento criminalità e assetto organizzativo dei presidi di sicurezza e giustizia. “Le politiche integrate di sicurezza urbana” – la legislazione e i programma ire gionali ,la qualità della vita nelle città, concetto ampio di sicurezza ( sanità, alimentazione, ambiente, protezione civile ecc.) “L’educazione alla legalità” – il ruolo del mondo della scuola “La formazione degli operatori della sicurezza” – adeguamento dei programmi di formazione del personale “Le risorse e gli strumenti” – confronto di esperienze maturate in altre realtà regionali, ricerca e utilizzo delle risorse e meccanismi organizzativi per dare continuità alle politiche integrate di sicurezza “Sicurezza oggettiva , sensazione di insicurezza dei cittadini: il ruolo dei media” – studi e analisi sulle modalità con le quali i mezzi di informazione affrontano i temi dell’illegalità.”