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“Disco verde” della Regione Marche per la Radioterapia di Macerata. L’Azienda sanitaria può incrementare di 20 unità il personale in organico per garantire il funzionamento ottimale della nuova struttura.
L’aumento di spesa, comunque (963 milioni a regime), non sarà sostenuto dalla Regione con fondi straordinari, ma andrà finanziato dalla stessa Aziende, con le risorse ordinarie, reperibili attraverso una riorganizzazione aziendale e un contenimento dei costi nelle altre attività. È stato stimato che il solo riequilibrio della mobilità dei pazienti (meno maceratesi a curarsi fuori provincia, più marchigiani a sottoporsi a terapia a Macerata) garantirà all’Asl un saldo positivo di circa un miliardo di lire.
La Giunta regionale ha approvato l’atto del direttore generale dell’Azienda Usl 9 di Macerata, Giancarlo Veronesi, trasmesso in Regione per il prescritto controllo. L’approvazione è avvenuta dopo i chiarimenti trasmessi dal direttore, in merito alla copertura economica del servizio.
L’avvio del Centro di radioterapia è previsto entro la fine dell’anno. L’incremento dell’organico di 20 persone (da 1.420 a 1.440 unità, per una spesa complessiva di 136 miliardi) assicura l’operatività della nuova struttura con un aumento modesto di personale, poco superiore a quello previsto dagli standard regionali. Le prime settimane di attività saranno coperte da un nucleo di operatori composto da un medico, un fisico e quattro tecnici di radiologia.
Il Centro, finanziato con 15 miliardi dalla Regione attraverso un leasing decennale, ha una valenza provinciale e serve un bacino di utenti di 290 mila abitanti. Oltre a quelli coinvolgibili con la mobilità.
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