La Regione contribuirà nel 2001 con 700 milioni di lire a sostenere i contratti di solidarietà realizzati attraverso lo strumento della riduzione dell’orario di lavoro finalizzato ad evitare licenziamenti o a creare nuova occupazione a tempo indeterminato nell’indotto produttivo marchigiano.
Il finanziamento, approvato dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore Cristina Cecchini in base alla normativa della L.R. 31/97, spetta alle imprese e cooperative che abbiano stabilito accordi con le maggiori organizzazioni sindacali.
Due le forme d’intervento tutelate: i contratti ‘difensivi’, per evitare espulsione totale o parziale di manodopera, e quelli ‘espansivi’, con lo scopo di assumere nuovo personale.
La disponibilità finanziaria è di 400 milioni di lire nel primo caso e 300 nel secondo.
I presupposti sono gli stessi: la riduzione dell’orario settimanale superiore o pari a 4 ore di lavoro, applicata ad almeno un terzo del personale.
I contratti difensivi riguardano crisi aziendali o razionalizzazioni produttive che possano aver determinato ipotesi di licenziamenti evitati in tutto od in parte. Il contributo è concesso prioritariamente alle imprese in cassa integrazione speciale.
L’intervento regionale consiste nell’erogazione di un corrispettivo economico pari ad un quarto del monte ore retributivo non dovuto a seguito della riduzione dell’orario, in un periodo non superiore e due anni.
L’azienda ne trasferirà il 50 % ai lavoratori interessati.
Con lo stesso provvedimento la Giunta ha anche approvato i bandi di accesso ai contributi, ai quali le aziende dovranno far riferimento per presentare la domanda entro 30 giorni dalla pubblicazione dei bandi stessi sul Bollettino ufficiale della Regione (BUR).
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