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21/08/2001

RETE REGIONALE DI MONITORAGGIO DEI FIUMI, NUOVI INTERVENTI

I fiumi marchigiani sempre più sotto controllo. Presto arriveranno nuove strumentazioni per aumentare la vigilanza dei corsi d’acqua a rischio di esondazione. La Giunta regionale ha approvato un programma di potenziamento della rete regionale di monitoraggio, prevedendo un incremento delle “aste idrometriche” nei comuni più esposti alle piene. Su proposta dell’assessore alla Protezione Civile, Lidio Rocchi, saranno posizionate 61 nuove “aste” nei comuni di: Camerano, Camerata Picena, Corinaldo, Cupramontana, Fabriano, Jesi, Maiolati Spontini, Monte San Vito, Numana, Ripe (provincia di Ancona); Grottammare, Montegiorgio (provincia di Ascoli Piceno); Civitanova Marche, Macerata, Matelica, Montecassiano, Montecosaro, Montefano, Morrovalle, Pioraco, Pollenza (provincia di Macerata); Belforte all’Isauro, Pesaro, Piandimeleto (provincia di Pesaro e Urbino). Il programma completa la rete regionale di “allerta idrogeologica” che controlla – in tempo reale – i livelli dei fiumi, torrenti e fossi con maggiori problemi idraulici. Il sistema di vigilanza - attualmente formato da 40 stazioni (33 con sensori a ultrasuoni e 7 con sensori pluviometrici) e da 35 aste idrometriche, distribuite nei vari bacini marchigiani – sarà incrementato con altre stazioni di monitoraggio automatiche e con le 61 nuove aste per il controllo visivo dei livelli di piena. I comuni scelti sono quelli classificati “ad elevato rischio idraulico”. Le amministrazioni comunali hanno indicato alla Regione le attrezzature occorrenti e i siti da sorvegliare. Le aste saranno fornite dopo l’appalto e verranno installate dai comuni stessi. “Gli interventi – sottolinea l’assessore Rocchi – consentono ai Comuni di monitorare l’andamento dei corsi d’acqua nei punti strategici dei loro territori e aumenta la conoscenza dei bacini fluviali in zone a elevato rischio idraulico. Sarà possibile, così, individuare, con precisione, le soglie di attenzione, preallarme e allarme da prevedere nei piani comunali di emergenza”.