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16/08/2001

PROGRAMMA REGIONALE DI VACCINAZIONE CONTRO LE MALATTIE INFETTIVE: LA GIUNTA STANZIA 3 MILIARDI E 600 MILIONI.

Per combattere morbillo, epatite virale b, rosolia, parotite, pertosse, virus influenzale ecc. la giunta regionale ha stanziato 3 miliardi e 600 milioni del fondo sanitario regionale, nell’ambito dell’annuale programma regionale di vaccinazione contro le malattie infettive, approvato su proposta dell’assessore alla sanità, Augusto Melappioni. Il programma, adottato nel corso dell’ultima seduta prima della pausa estiva, comprende anche la vaccinazione contro il tetano e la difterite e le indicazioni alle Aziende sanitarie per la scelta dei ceppi vaccinali, secondo il criterio prioritario della maggiore efficacia del vaccino, valutata sulla base delle conoscenze scientifiche del momento. Alle Regioni spetta, infatti, la profilassi delle malattie infettive e diffusive per le quali la vaccinazione è obbligatoria e il Servizio Sanità della Regione Marche provvede annualmente all’individuazione ed al fabbisogno dei vaccini necessari per attivare estesi programmi vaccinali. Alle ASL sono affidate le procedure amministrative per l’approvvigionamento, attraverso gare di acquisto e la corretta conservazione dei vaccini. La quantificazione della spesa che le ASL dovranno sostenere per l’acquisto dei vaccini viene definita in base ai risultati delle vaccinazioni eseguite nell’anno precedente, alle percentuali delle coperture vaccinali raggiunte e ai rendiconti di spesa. Nel 2000 nelle Marche, su una popolazione di 12.192 neonati ( 0-12 mesi) sono state eseguite 12.102 prime dosi della vaccinazione trivalente ( antidifterica-antitetanica- antipertossica) , 64 le denunce a carico di inadempienti l’obbligo della vaccinazione (coloro cioè che hanno rifiutato la vaccinazione antipolio, antidifterica, antitetanica per i figli); 396 invece i soggetti sottoposti alla vaccinazione antiparotite, 887 antimorbillo, 1725 antirosolia, 55 antipertosse e 12.604 alla trivalente morbillo-parotite- rosolia. Per quanto riguarda l’epatite B, i bambini nati nel 98 che hanno completato il ciclo di base per la vaccinazione sono stati 12.132 pari al 98,88%; 94,14% la percentuale di quelli di tre anni di età e il 97,12% negli adolescenti di 14 anni. La vaccinazione antinfluenzale, sempre nell’anno 2000, ha riguardato 238.688 persone tra anziani, adulti e bambini. La copertura vaccinale per la popolazione con età superiore ai 64 anni (328.849 soggetti) è pari al 57%, 188.279 anziani in totale, di cui 152.742 hanno preferito vaccinarsi presso gli ambulatori dei medici convenzionati e 35.547 presso le ASL. Il dato che emerge è che il 46% della popolazione che si è sottoposta a vaccinazione antinfluenzale ha scelto il medico di base (192.244 in totale) , soprattutto nella fascia di età più alta : tra i 13 - 50 anni (12.104 presso gli ambulatori privati e 4310 presso le ASL), tra 50 e 64 anni 27.032 su 5964 eseguite presso le ASL e le persone oltre i 64 anni come già rilevato. Mentre tra 0 e 12 anni, il maggior numero di vaccinazioni sono state eseguite presso le ASL: 633 bambini, mentre dai medici convenzionati 366, per un totale di 999 persone. Più femmine che maschi, le persone che si sono sottoposte a vaccinazione: 131.966 contro 106.722 maschi, che hanno rispecchiato, sempre secondo la fascia di età, la scelta prevalente dell’ambulatorio medico. (ad’e)