L’Autorità di bacino regionale delle Marche ha adottato il Pai, il Piano stralcio di bacino per l’asseto idrogeologico. Il documento, approvato dal Comitato istituzionale dell’organismo, individua le aree a rischio idrogeologico, perimetra quelle da sottoporre a misure di salvaguardia, individua gli interventi di prevenzione.
“Scopo del Pai – sottolinea l’assessore regionale ai Lavori Pubblici e Difesa del Suolo, Roberto Ottaviani – è quello di consentire un livello di sicurezza accettabile dei bacini idrografici marchigiani e di definire le condizioni d’uso del territorio e delle acque tali da garantire la stabilità dei versanti e la riduzione degli effetti delle piene. Per tutte le aree si è proposta una normativa d’uso del territorio in funzione del differente grado di pericolosità e rischio”.
Con una nota a verbale della seduta dello scorso 31 luglio, la Giunta regionale ha preso atto e condiviso l’opportunità di approvazione delle misure di salvaguardia, solamente nella fase successiva all’adozione del Piano da parte del Comitato istituzionale.
Il Pai verrà pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione il 6 settembre, per la parte riguardante la relazione, le norme di attuazione e il quadro di fabbisogno economico. La parte relativa agli elaborati grafici sarà invece diffusa mediante CD rom, che saranno inviati ai Comuni, alle Comunità montane, alle Province e agli altri enti coinvolti.
Entro i 30 giorni successivi alla pubblicazione, chiunque abbia interesse può presentare le osservazioni al Comune territorialmente competente. Entro gli ulteriori 30 giorni il Comune le invierà – insieme alle proprie deduzioni – al Comitato istituzionale dell’Autorità di bacino, il quale le vaglierà e trasmetterà il Piano (entro i due mesi successivi) alla Giunta regionale che, dopo 30 giorni, lo invierà al Consiglio per l’approvazione.
È prevista una fase di concertazione e conferenze programmatiche con gli Enti interessati. Per favorire la diffusione integrale, il Piano stralcio di bacino (Pai) è consultabile sulla rete Internet, nel sito "www.autoritabacino.marche.it" ed è depositato, a permanente e libera visione del pubblico, presso la Segreteria tecnico-operativa dell’Autorità di bacino, sita in Via Palestro n. 19 – Ancona.
La legge nazionale 183/89: "Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo", istituisce le Autorità di bacino, considerato come un sistema idrografico unitario. Con propria normativa (la 13/99) le Marche hanno previsto un’unica Autorità per tutti i bacini di rilievo regionale, con sede presso la Giunta regionale.
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