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13/08/2001

RISCHIO AMBIENTALE, LA REGIONE FINANZIA TRE PROGETTI DEL COMUNE DI FALCONARA

Incrementare le condizioni di sicurezza delle popolazioni che convivono con gli stabilimenti api e Liquigas. Un obiettivo che il Comune di Falconara Marittima intende realizzare con tre iniziative: un piano di emergenza per le persone non autosufficienti dei quartieri Villanova e Fiumesino; una esercitazione; un presidio territoriale. Il programma è stato finanziato dalla Regione Marche con la somma di 320 milioni di lire, su proposta dell’assessore all’Ambiente, Roberto Ottaviani. I fondi stanziati provengono dal ministero dell’Ambiente, che – a seguito dell’Accordo di programma sottoscritto con la Regione, dopo l’individuazione dell’area di Ancona, Falconara, bassa Valle dell’Esino, come “ad elevato rischio di crisi ambientale” – ha assegnato alle Marche, nel ’99, 4 miliardi per attuare gli interventi previsti nel protocollo. Un miliardo, in particolare, è destinato a tutelare le popolazioni residenti attraverso “Piani di sicurezza esterni”. Un primo stanziamento di 180 milioni è già stato impegnato per attuare un progetto di “informazione attiva e passiva della popolazione” (marzo 2001), proposto dal Comune di Falconara. Con la somma di 320 milioni vengono, ora, finanziate tre nuovi programmi di prevenzione, sempre attuati dal Comune: 24 milioni sono destinati a interventi di salvaguardia della popolazione con difficoltà a deambulare o, comunque, non autosufficiente. Altri 5 milioni sono destinati a una esercitazione, da svolgersi dopo la rimodulazione del Piano di emergenza esterna, attualmente in istruttoria presso la Pretura di Ancona. La terza quota - quella più consistente, di circa 290 milioni – viene utilizzata per potenziare le attività e le strumentazioni dell’Ufficio ambiente del Comune di Falconara. Attraverso il rafforzamento delle strutture di controllo, l’amministrazione comunale è in grado di gestire “sul campo” le emergenze e le attività di risanamento, disponendo di personale addestrato, che collabora con quello dell’Arpam, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale delle Marche.