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06/08/2001

SCUOLA INTERNAZIONALE PER LA LOTTA ALLA TALASSEMIA A PESARO: D'AMBROSIO SCRIVE A BERLUSCONI.

In merito alla questione relativa alla Scuola Internazionale per la lotta alla Talassemia, che dovrebbe sorgere presso l’Azienda Ospedaliera “San Salvatore” di Pesaro, il presidente della giunta regionale, Vito D’Ambrosio, ha inviato al Presidente del Consiglio dei Ministri, On. Silvio Berlusconi, la seguente lettera: “Da qualche settimana la stampa locale delle Marche dedica ampio spazio ad una istituenda Scuola Internazionale contro la Talassemia che dovrebbe sorgere presso l’Azienda Ospedaliera “S. Salvatore” di Pesaro. Il motivo per il quale le scrivo risiede nel fatto che il direttore generale di quella Azienda, dott. Ilia Gardi, ha ripetutamente dichiarato di avere su quel progetto di scuola il convinto assenso del Governo e di avere addirittura ottenuto, nel corso di un recente incontro, una promessa di finanziamento di 10 miliardi da parte del Ministro degli Esteri, Renato Ruggiero. La Regione Marche sa bene quanto sia importante la lotta alla talassemia per i Paesi del Mediterraneo e d’altronde non sono mancate in questi anni iniziative di carattere umanitario/sanitario nei confronti delle popolazioni meno fortunate. Ben venga, dunque, la Scuola contro la Talassemia, se essa rientra tra le priorità di politica estera del Governo italiano. Ciò che le chiedo, signor Presidente, è di poter conoscere direttamente, se e quando esso sarà definito, il progetto attraverso il quale il suo Governo intende dare vita alla Scuola; sarà così possibile calibrare il contributo della Regione Marche all’iniziativa. Le segnalo, per completezza, che un progetto avente per oggetto la stessa problematica è stato proposto alla Giunta regionale dal direttore generale dell’Azienda Ospedaliera “S. Salvatore” di Pesaro. Su tale progetto la Giunta regionale unanime ha espresso un parere articolato, valutandone positivamente la portata scientifica ed umanitaria, ponendo precise prescrizioni sugli aspetti finanziari e definendo infine attualmente inopportuna la proposta di affidare l’incarico di direzione al prof. Guido Lucarelli, già primario del reparto di Ematologia di quell’ospedale, ora in pensione, di cui peraltro si riconoscono capacità professionale e competenze scientifiche. L’inopportunità deriva dalla posizione giudiziaria del prof. Lucarelli, rinviato a giudizio per omicidio colposo plurimo, per nove morti avvenute nel suo reparto su cui è stato aperto procedimento penale. Il primo grado di giudizio si terrà a breve, e vale certamente sempre la presunzione di innocenza, ma la pubblica amministrazione ha il dovere dell’autotutela, specie in questa delicata fase".