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17/07/2001

RIFORMA DEI SERVIZI SOCIALI. VENERDI’ 20 LUGLIO CONVEGNO INTERREGIONALE A PESARO.

Importante appuntamento venerdì prossimo a Pesaro, dove si terrà un Convegno sui temi dei Servizi sociali: un momento di confronto interregionale tra Marche, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria e Abruzzo. Si andrà a vedere come si muovono queste singole realtà e quali rapporti sono in grado di attivare con gli enti locali, infatti l’intenzione è di monitorare le diverse situazioni per capire meglio l’attuazione della normativa nazionale, uno dei principali interventi del precedente Governo, che ha avuto un atteggiamento non sfavorevole nemmeno da parte dell’allora opposizione. Tanto è vero che a Pesaro ci saranno sia l’attuale Ministro Roberto Maroni, che quello precedente, Livia Turco, che ha voluto con forza la Riforma. Le Marche sono state scelte non a caso, visto che si sono dotate di uno strumento regionale prima ancora della normativa nazionale, approvata a fine legislatura. L’argomento è stato affrontato oggi nel corso di una conferenza stampa alla quale ha partecipato, insieme all’assessore ai Servizi sociali Marcello Secchiaroli, anche il sindaco di Pesaro Oriano Giovannelli, nella sua veste di presidente nazionale della Lega delle Autonomia e di Roberto Piccinini, referente regionale della stessa struttura. E’ infatti la Lega che è particolarmente impegnata a monitorare l’attuazione della Riforma, con diversi appuntamenti sul territorio che sfoceranno ad ottobre, al Salone di Firenze dove verranno portati i risultati di una prima riflessione generale. Naturalmente è anche importante che questo avvenga, visto il “cambio della guardia” a livello governativo, nella sostanza si vuole evitare che si possano creare i presupposti per un ritorno indietro rispetto ad un processo che da tutti è stato considerato di portata storica, una riforma che si attendeva da tantissimo tempo. Oggi la giunta regionale ha approvato le “Linee guida per l’attuazione del Piano regionale per un sistema integrato di interventi e servizi sociali”, uno strumento indispensabile per fare partire la Riforma: gli ambiti territoriali, la scelta dei coordinatori di ambito, gli uffici di promozione sociale, il piano di zona, l’integrazione socio-sanitaria. Gli ambiti territoriali (dovrebbero essere 29) e la nomina dei loro coordinatori farà partire i Piani di zona. Ma quali sono i vantaggi per il cittadino di strutture di questo tipo? Moltissimi, cambia innanzi tutto l’approccio alle varie problematiche dei servizi sociali. Non si lavorerà più per compartimenti stagni, il cittadino avrà punti di riferimento precisi, il lavorare insieme porterà ad una razionalizzazione della spesa e, cosa non secondaria, anche i piccoli comuni avranno gli stessi servizi e pari opportunità dei comuni più grandi. Le risorse a disposizione, tra quelle nazionali (circa 38 miliardi) e quelle regionali (70 miliardi), ammontano a 110 miliardi, a cui però vanno sommate le risorse che ogni ente locale vorrà stanziare; inoltre si vogliono anche attivare le fondazioni bancarie, che hanno statutariamente anche questi compiti. Già oltre 200 le adesioni solo di amministratori ed operatori: sia pubblici che del mondo del volontariato. L’iniziativa impegnerà tutta le giornata di venerdì 20 luglio, a partire dalle ore 9.00 e si terrà a Pesaro, presso l’Hotel Flaminio. (e.r.)