E’ una scelta ben precisa quella di visitare le Regioni italiane, che corrisponde all’esigenza di avere rapporti diretti e non mediati dal governo centrale, tenendo conto del processo di federalismo: così l’ambasciatrice argentina a Roma, dott.ssa Elisa Kelly, che è nelle Marche e ha dedicato l’intera mattinata a incontri presso la sede della giunta regionale.
Prima un confronto con gli imprenditori, le rappresentanze economiche, i Centri servizi, le Camere di Commercio, il mondo dell’Università, dove è stato presentato un video sull’Argentina con l’ambasciatrice che non si è sottratta a parlare delle difficoltà che sta attraversando il suo Paese.
Situazione che comprensibilmente sta preoccupando gli operatori economici, ma che il governo argentino è convinto di poter superare principalmente con due misure. Primo obiettivo il deficit zero, con il pareggio tra import ed export, quindi investire nella crescita del Paese. Questi i dati: le esportazioni argentine verso l’Italia cresceranno del 15%, le esportazioni dell’Italia verso l’Argentina diminuiranno del 60%. Contemporaneamente però il Governo argentino ha varato delle misure per facilitare gli investimenti esteri, misure che dovrebbero anche favorire la formazione di società miste, di jointe-venture. Inoltre l’euro è stata inserita nella “convertibilità”.
Una scelta che vede le Marche già “attrezzate”, ha detto il vice-presidente Gian Mario Spacca, precisando che è da tempo che guardiamo con interesse all’Argentina, come ponte verso il Mercosur. Non a caso la Regione ha partecipato alla manifestazione ”Italia-Argentina. Paesi in movimento”, poi ha avviato rapporti di carattere istituzionale più organici e quindi ha aperto un Ufficio di rappresentanza a Buenos Aires. Quello che vogliamo – ha precisato Spacca – è accompagnare lo sforzo delle nostre categorie produttive e sapere da loro come è meglio organizzare le risorse da investire. Persistono comunque, vere e proprie preoccupazioni per i rapporti tra i due Paesi, più volte segnalate allo stesso governo argentino: alcuni nostri operatori si lamentano delle difficoltà di ordine burocratico che incontrano soprattutto a livello di dazi.
Quindi, dopo il confronto con gli operatori, l’incontro con il presidente Vito D’Ambrosio e rappresentanti della Provincia (assessore Patrizia Casagrande) e del Comune di Ancona (vice-sindaco Gianni Giaccaglia).
Il presidente D’Ambrosio ha illustrato le caratteristiche del nostro modello economico, il suo legame con il territorio, l’armonia della sua crescita e ha detto che le nostre imprese hanno una istintiva vocazione all’internazionalizzazione. Una propensione questa che è incoraggiata da uno storico legame con l’Argentina, per via del grande contributo che hanno dato le Marche all’emigrazione e di fatto a costruire il Paese. Solo due dati: la nostra regione è quella che ha maggiormente contribuito all’emigrazione verso l’Argentina, con il 42% e, proprio l’Argentina, è il Paese preferito dai nostri concittadini, con il 33% di emigrazione.
Agli incontri con l’Ambasciatrice erano presenti gli assessori all’emigrazione Lidio Rocchi e alla formazione professionale e lavoro Cristina Cecchini. E’ proprio toccando “il tasto” dell’emigrazione che si rendono possibili tutta una serie di scambi culturali e di conoscenza soprattutto destinati alle nuove generazioni. Così come è stata illustrata una proposta, che tende a programmare la visita di studenti e giovani imprenditori nella nostra regione, per seguire stage di formazione professionale presso le nostre aziende.
Le Marche sono la terza Regione, dopo Lombardia e Friuli, ad essere visitate dalla dott.ssa Kelly, che nel pomeriggio incontrerà il mondo accademico, quindi sarà a Treia, paese-simbolo dell’emigrazione marchigiana in Argentina. Domani, invece, la giornata sarà interamente dedicata al mondo della produzione, sia a Civitanova Marche (visita alla Scam), che a San Benedetto del Tronto (visita a strutture di trasformazione dei prodotti orticoli). (e.r.)
|