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16/07/2001

L'AMBASCIATRICE ARGENTINA NELLE MARCHE. LA MATTINA DEDICATA AD INCONTRI NELLA SEDE DELLA GIUNTA.

E’ una scelta ben precisa quella di visitare le Regioni italiane, che corrisponde all’esigenza di avere rapporti diretti e non mediati dal governo centrale, tenendo conto del processo di federalismo: così l’ambasciatrice argentina a Roma, dott.ssa Elisa Kelly, che è nelle Marche e ha dedicato l’intera mattinata a incontri presso la sede della giunta regionale. Prima un confronto con gli imprenditori, le rappresentanze economiche, i Centri servizi, le Camere di Commercio, il mondo dell’Università, dove è stato presentato un video sull’Argentina con l’ambasciatrice che non si è sottratta a parlare delle difficoltà che sta attraversando il suo Paese. Situazione che comprensibilmente sta preoccupando gli operatori economici, ma che il governo argentino è convinto di poter superare principalmente con due misure. Primo obiettivo il deficit zero, con il pareggio tra import ed export, quindi investire nella crescita del Paese. Questi i dati: le esportazioni argentine verso l’Italia cresceranno del 15%, le esportazioni dell’Italia verso l’Argentina diminuiranno del 60%. Contemporaneamente però il Governo argentino ha varato delle misure per facilitare gli investimenti esteri, misure che dovrebbero anche favorire la formazione di società miste, di jointe-venture. Inoltre l’euro è stata inserita nella “convertibilità”. Una scelta che vede le Marche già “attrezzate”, ha detto il vice-presidente Gian Mario Spacca, precisando che è da tempo che guardiamo con interesse all’Argentina, come ponte verso il Mercosur. Non a caso la Regione ha partecipato alla manifestazione ”Italia-Argentina. Paesi in movimento”, poi ha avviato rapporti di carattere istituzionale più organici e quindi ha aperto un Ufficio di rappresentanza a Buenos Aires. Quello che vogliamo – ha precisato Spacca – è accompagnare lo sforzo delle nostre categorie produttive e sapere da loro come è meglio organizzare le risorse da investire. Persistono comunque, vere e proprie preoccupazioni per i rapporti tra i due Paesi, più volte segnalate allo stesso governo argentino: alcuni nostri operatori si lamentano delle difficoltà di ordine burocratico che incontrano soprattutto a livello di dazi. Quindi, dopo il confronto con gli operatori, l’incontro con il presidente Vito D’Ambrosio e rappresentanti della Provincia (assessore Patrizia Casagrande) e del Comune di Ancona (vice-sindaco Gianni Giaccaglia). Il presidente D’Ambrosio ha illustrato le caratteristiche del nostro modello economico, il suo legame con il territorio, l’armonia della sua crescita e ha detto che le nostre imprese hanno una istintiva vocazione all’internazionalizzazione. Una propensione questa che è incoraggiata da uno storico legame con l’Argentina, per via del grande contributo che hanno dato le Marche all’emigrazione e di fatto a costruire il Paese. Solo due dati: la nostra regione è quella che ha maggiormente contribuito all’emigrazione verso l’Argentina, con il 42% e, proprio l’Argentina, è il Paese preferito dai nostri concittadini, con il 33% di emigrazione. Agli incontri con l’Ambasciatrice erano presenti gli assessori all’emigrazione Lidio Rocchi e alla formazione professionale e lavoro Cristina Cecchini. E’ proprio toccando “il tasto” dell’emigrazione che si rendono possibili tutta una serie di scambi culturali e di conoscenza soprattutto destinati alle nuove generazioni. Così come è stata illustrata una proposta, che tende a programmare la visita di studenti e giovani imprenditori nella nostra regione, per seguire stage di formazione professionale presso le nostre aziende. Le Marche sono la terza Regione, dopo Lombardia e Friuli, ad essere visitate dalla dott.ssa Kelly, che nel pomeriggio incontrerà il mondo accademico, quindi sarà a Treia, paese-simbolo dell’emigrazione marchigiana in Argentina. Domani, invece, la giornata sarà interamente dedicata al mondo della produzione, sia a Civitanova Marche (visita alla Scam), che a San Benedetto del Tronto (visita a strutture di trasformazione dei prodotti orticoli). (e.r.)